venerdì, 4 Ottobre 2024

Guerra in Ucraina, attaccata fermata bus nel Donetsk: 8 morti, bimbi feriti. Amnesty: “Civili in pericolo a causa delle tattiche di Kiev”

Dall'inizio del conflitto sono stati uccisi 41.500 soldati russi; tra le perdite del nemico si contano 223 caccia, 191 elicotteri, 742 droni, 1.789 carri armati. Amnesty International: "Le tattiche di Kiev hanno messo in pericolo i civili e violato il Diritto internazionale umanitario". Immediata la risposta del Governo ucraino: "Puntate a screditarci e rallentare le forniture di armi".

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La situazione diventa sempre più infernale nel Donbass. L’esercito russo ha aperto il fuoco su una fermata dell’autobus nella regione di Donetsk, attacco che è costato la vita ad almeno 8 persone, ferendone altre 4, tra cui 3 bambini; la notizia è stata diffusa dal governatore dell’Oblast, poi citato dal Kiev Independent. Secondo l’ultimo bilancio stilato dalle Forze Armate di Kiev e riportato dall’agenzia di stampa Ukrinform, dall’inizio del conflitto sono stati uccisi circa 41.500 soldati russi; tra le perdite del nemico si contano 223 caccia, 191 elicotteri, 742 droni, 1.789 carri armati, 946 sistemi di artiglieria, 4.026 veicoli blindati per il trasporto delle truppe, 15 navi e 182 missili da crociera.

Onu: “Missione conoscitiva per far luce sulla strage nel carcere di Olenivka”

Intanto, se Mosca e Kiev sembrano impegnate a portare avanti gli accordi presi a Istanbul sull’esportazione di grano, continuano a scambiarsi accuse sull’attacco al carcere di Olenivka del 29 luglio, a seguito del quale sono morti 53 prigionieri di guerra ucraini, tra cui molti uomini di Azov. Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, ha annunciato che l’organizzazione internazionale ha intenzione di inviare una “missione conoscitiva” in Donbass per far luce sulla strage commessa e chiarirne le responsabilità. Secondo Kiev si sarebbe trattato di un’operazione speciale pianificata in anticipo dal Cremlino e portata a termine da mercenari russi del gruppo Wagner, mentre per il ministero della Difesa russo l’attacco è stato commesso dalle forze ucraine usando missili Himars forniti dagli Stati Uniti per colpire appositamente il centro di detenzione.

Amnesty: “Tattiche di Kiev hanno messo in pericolo i civili”

“Nel tentativo di respingere l’invasione russa iniziata a febbraio, le forze ucraine hanno messo in pericolo la popolazione civile collocando basi e usando armamenti all’interno di centri abitati, anche in scuole e ospedali. Queste tattiche violano il Diritto internazionale umanitario perché trasformano obiettivi civili in obiettivi militari. Gli attacchi russi che sono seguiti hanno ucciso civili e distrutto infrastrutture civili“. Questo il dettagliato quadro delineato da Amnesty International, risultato di una ricerca durata molte settimane, nel periodo tra aprile e luglio, e condotta nelle regioni di Kharkiv, del Donbass e di Mykolaiv.

Kiev: “Amnesty punta a screditarci e rallentare le forniture di armi”

Immediata la risposta del Governo ucraino alle accuse di Amnesty International. Mikhail Podolyak, consigliere capo dell’ufficio di presidenza, ha spiegato che “Kiev aderisce rigorosamente a tutte le leggi di guerra e al Diritto umanitario internazionale“. Il diplomatico ci ha tenuto a precisare che “qualsiasi dichiarazione sulle violazioni da parte dell’esercito ucraino ha la natura di un’operazione di informazione per screditare le nostre forze armate e minare la fornitura di armi dai partner occidentali”. Podolyak ha colto l’occasione per ricordare come le autorità di Kiev abbiano invitato la popolazione del Donbass a fuggire dalla regione, procedendo poi con un’evacuazione obbligatoria, contrariamente alle azioni di guerra russe “che ignorano qualsiasi regola e legge“, colpendo i centri abitati a soli 500 chilometri dal fronte.

Stoltenberg: “Russia non deve vincere questa guerra”

“La guerra in Ucraina è la più pericolosa dai tempi della Seconda Guerra Mondiale, alla Russia non deve essere permesso di vincere“, ha tuonato il Segretario generale della Nato Jens Stoltenberg nel corso di un intervento in un campo giovanile dell’isola norvegese di Utoya, citato poi dal Kiev Independent. Stoltenberg ha affermato che l’Alleanza e ogni suo Stato membro hanno il compito di supportare Kiev nella propria battaglia contro l’invasione voluta da Putin ed evitare che il conflitto sfoci in un conflitto tra Mosca e la Nato. “Se la Russia vince questa guerra, avrà la conferma che la violenza funziona. Quindi gli altri Paesi confinanti potrebbero essere i prossimi“, ha aggiunto. Il Segretario ha poi parlato dell’annessione di Finlandia e Svezia, Stati che presto saranno membri a pieno titolo dell’Alleanza. “La loro adesione rafforzerà la Nato. Rafforzerà la cooperazione in materia di difesa nella regione nordica. Putin ci definisce una Nato aggressiva ed espansiva. Questa è una versione che non dobbiamo mai accettare. Questi sono Paesi liberi e democratici che hanno fatto la loro scelta”.