venerdì, 11 Ottobre 2024

Guerra in Ucraina, nave Razoni carica di grano lascia Istanbul diretta a Tripoli. Kiev: “Liberati 7 villaggi nella regione di Kherson”

Nel raid di stamattina su Chuguev è morto un uomo e ne sono stati feriti altri due; la persona deceduta era un cittadino russo, così come uno dei due in condizioni critiche. L'esercito di Kiev ha riconquistato 53 centri nella regione di Kherson. Nell'incontro della scorsa settimana Putin ha spiegato a Schroder: "Nord Stream 2 pronto a uso immediato".

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Il conflitto sul suolo ucraino imperversa e non c’è tregua per le regioni di Donetsk, Kherson e Kharkiv. A seguito degli attacchi sferrati dai russi stamattina sul villaggio di Chuguev, ha perso la vita un civile e ne sono stati feriti altri due; la persona deceduta pare sia un cittadino russo così come uno dei due ora in condizioni critiche. Il bilancio è stato riferito da Serhii Bolvinov, capo del dipartimento investigativo della Polizia di Stato nella regione di Kharkiv. Intanto l’esercito di Kiev è riuscito a liberare ben sette villaggi nell’Oblast di Kherson; dall’inizio dell’invasione russa sono tornati sotto il controllo ucraino circa 53 centri della zona, stando a quanto riportato dal Kyiv Independent. Secondo l’intelligence del Regno Unito, è molto probabile che in questa regione, attualmente fulcro degli scontri più accesi, si assista a una costante fuga della popolazione, dovuta soprattutto alla carenza di cibo. Mentre gli ucraini tornano a riconquistare i propri territori, il ministero della Difesa russo ha reso noto che i loro sistemi missilistici hanno distrutto un deposito di armi inviate dalla Polonia nella regione di Leopoli; l’agenzia di stampa Reuters non è ancora riuscita a verificare le notizia.

Nave Razoni lascia Istanbul

L’imbarcazione Razoni, la prima nave carica di 26,5 tonnellate di grano ucraino salpata lunedì 1 agosto dal porto di Odessa e arrivata stamattina all’ingresso dello stretto del Bosforo in ritardo sulla tabella di marcia a causa del maltempo, ha lasciato le coste di Istanbul dopo essere stata ispezionata dai delegati di Ankara, Kiev, Mosca e Onu e definita idonea per proseguire il viaggio d’esportazione verso Tripoli, in Libano. Tuttavia, il presidente ucraino, Volodymr Zelensky, frena gli entusiasmi in merito a questa prima spedizione di cereali dal Mar Nero dopo il blocco causato dal conflitto: “Di recente, grazie all’Onu in collaborazione con la Turchia, abbiamo avuto il primo invio di un carico di grano, ma è ancora niente. Speriamo sia una tendenza che continuerà”. Così si è espresso il leader ucraino in video collegamento con alcuni studenti in Australia. “La guerra sta quasi uccidendo l’economia. È in coma“, ha aggiunto Zelensky. Secondo quest’ultimo è necessario che escano dal Paese almeno 10 milioni di tonnellate di frumento per ridurre il deficit di bilancio.

Putin a Schroder: “Nord Stream 2 pronto a uso immediato”

Il presidente russo, Vladimir Putin, ha incontrato la settimana scorsa a Mosca l’ex cancelliere tedesco Gerhard Schroeder. Secondo quanto reso noto oggi, 3 agosto, dal portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, il leader della Federazione russa ha affermato che “il gasdotto Nord Stream 2 è pronto all’uso immediato“. Dal canto suo Schroeder si è detto alquanto “preoccupato” per la crisi energetica europea, chiedendo spiegazioni a Putin in merito. Secondo il portavoce, il presidente russo ha riferito a Schroeder che le forniture di gas moscovita sono scese a circa 30 milioni di metri cubi al giorno, da 167 milioni di metri cubi, nel momento in cui la Polonia ha sanzionato il gasdotto Yamal-Europa e l’Ucraina ha interrotto i flussi attraverso una delle sue uscite. Peskov ci ha tenuto a ribadire come sia stato Schroeder a chiedere a Putin se fosse possibile lanciare il Nord Stream 2 per sostenere le forniture all’Europa. Il diplomatico del Cremlino ha dichiarato che il colloquio intercorso tra i due è stato registrato per evitare che “qualcuno decida di giocare con il contenuto”.