giovedì, 28 Marzo 2024

Guerra in Ucraina, riprende export grano in tre porti sul Mar Nero. Mosca: “Sbloccare anche prodotti russi o stop all’accordo”

Apre a Istanbul il Centro di coordinamento sui corridoi sicuri per l'esportazione di grano. Avviati i preparativi per la partenza del primo carico. Nei porti di Odessa, Chornomorsk e Pivdeny riprendono le attività. Mosca chiede che si attui la revoca parziale delle sanzioni alla Russia sull'export di grano e fertilizzanti.

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Ha aperto oggi a Istanbul il Centro di coordinamento sui corridoi sicuri nel Mar Nero per l’esportazione di grano dall’Ucraina. Nelle scorse ore ha avuto luogo una riunione cui hanno preso parte quattro rappresentanti della Russia, tre dell’Ucraina e tre delegati delle Nazioni Unite. Il ministro della Difesa turco, Hulusi Akar, ha ricordato che l’accordo per il corridoio del grano ha una durata di 120 giorni e che le operazioni non coinvolgono militari degli eserciti dei Paesi firmatari. Akar ha anche specificato che sono in corso i preparativi per la partenza del primo carico. L’hub per il coordinamento logistico del grano ucraino si trova all’interno del campus dell’Università della Difesa nazionale di Turchia.

Ripartono tre porti su Mar Nero

Sulla sponda opposta del Mar Nero, intanto, sono riprese le attività nei tre porti ucraini di Odessa, Chornomorsk e Pivdeny, oggetto dell’accordo sulle esportazioni di grano. “Le partenze e gli arrivi delle navi nei porti saranno effettuati formando un convoglio che accompagnerà la nave guida” ha spiegato la Marina militare ucraina. Assicurare la sicurezza dei convogli non sarà semplice, ogni partenza dovrà essere preceduta dal “faticoso lavoro degli idrografi”, ha spiegato Kiev.

Mosca: “Sblocco prodotti agricoli russi o stop all’accordo”

Il viceministro degli Esteri russo, Andrei Rudenko, ha dichiarato che l’accordo per lo sblocco delle esportazioni di grano ucraino potrebbe venir meno “se gli ostacoli alle esportazioni agricole della Russia non saranno prontamente rimossi“. Rudenko ha ricordato che a Istanbul è stata concordata l’attuazione di due documenti: il primo riguardante lo sblocco dei porti ucraini e il secondo, tra Russia e Onu, che riguarda la revoca parziale delle sanzioni alla Russia sull’export di grano e fertilizzanti. Il viceministro ha aggiunto che le spedizioni di grano dall’Ucraina inizieranno presto e spera che l’accordo resti valido.

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