sabato, 20 Aprile 2024

Guerra in Ucraina, firmato accordo su grano di Kiev: a Istanbul il centro di coordinamento. Stretta di mano fra Shoigu e Kubrakov

Gli accordi sono stati siglati nel corso della cerimonia appena conclusasi ad Istanbul. Si tratta di due documenti che Mosca e Kiev hanno sottoscritto separatamente. "Nessun accordo diretto" ha sottolineato Zelensky, ma il ministro russo e quello ucraino si sono stretti la mano. Erdogan: "A Istanbul il centro di coordinamento sul grano".

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Si è appena conclusa ad Istanbul la cerimonia per la firma dell’accordo sul grano raggiunto tra Russia, Ucraina e Onu, con la mediazione della Turchia. L’accordo stabilisce la creazione di corridoi sicuri per il trasporto del grano ucraino dai porti di Odessa, Chornomorsk e Yuzhny, tutti sotto il controllo di Kiev. Non sono state previste scorte militari per le navi che trasporteranno il grano.

Kiev e Mosca firmano gli accordi: nessuna intesa diretta ma stretta di mano finale

L’Ucraina ha firmato la sua parte dell’accordo sul grano con la Turchia e l’Onu. Il documento è stato siglato dal ministro delle Infrastrutture ucraino Oleksandr Kubrakov, dal ministro della Difesa turco Hulusi Akar e dal segretario generale dell’Onu AntĂłnio Guterres. Per la Russia, invece, l’accordo con Turchia e Onu per le esportazioni del grano ucraino dai porti del Mar Nero è stato firmato dal ministro della Difesa di Mosca Serghei Shoigu. Volodymyr Zelensky ha tenuto a precisare che non si tratta di un accordo diretto fra Kiev e Mosca: le due parti hanno siglato accordi con Turchia ed Onu, non fra loro. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha dichiarato: “Putin ha detto che, sullo sfondo della crisi alimentare che si sta avvicinando, è molto importante sbloccare le rotte di approvvigionamento verso i mercati mondiali di fertilizzanti, cibo e grano”. Al termine della cerimonia della firma, però, i ministri di Russia e Ucraina si sono alzati e si sono stretti la mano.

Erdogan: “A Istanbul il centro di coordinamento sul grano”

Il centro per coordinare l’esportazione del grano dall’Ucraina sarĂ  istituito a Istanbul. Lo ha dichiarato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan nel corso della cerimonia, trasmessa dalla Tv di Stato turca Trt. “Oggi è una giornata storica – ha detto Erdogan – siamo fieri del nostro ruolo svolto in questa iniziativa che ha risolto la crisi alimentare mondiale. L’accordo di oggi riguarda tutte le nazioni del mondo, dall’Africa all’Asia, e stiamo evitando insieme l’incubo della fame” globale. Il presidente ha concluso il suo discorso con una critica a questa guerra che “non avrĂ  nĂ© vincitori nĂ© vinti, l’unico sconfitto sarĂ  il mondo. L’effetto della guerra si ripercuote su tutto il pianeta, speriamo che si riapra uno spiraglio per la pace con questo accordo“.

Guterres: “Accordo faro nel Mar Nero”

“L’accordo di oggi sul grano è un faro nel Mar Nero” ha detto il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres. “Contiamo sul governo turco per mantenere questo ruolo di mediatore in futuro. – ha continuato Guterres – L’accordo di oggi non è stato facile, gli sforzi sono stati enormi, i negoziati estenuanti, il mondo ha disperatamente bisogno di far fronte alla crisi alimentare“.

Borrell: “L’accordo sul grano sia attuato rapidamente”

“L’invasione illegale dell’Ucraina da parte della Russia ha lasciato milioni di persone a rischio di fame. L’accordo di Istanbul di oggi è un passo nella giusta direzione. Chiediamo la sua rapida attuazione. Accogliamo con favore gli sforzi dell’Onu e della Turchia. L’Ue si impegna a continuare ad aiutare l’esportazione del grano ucraino.” ha scritto in un tweet l’Alto Rappresentante per la Politica Estera dell’Ue, Josep Borell.

Federalimentare: “Era quello di cui avevamo bisogno”

Questo accordo era quello di cui avevamo bisogno – ha detto il presidente di Federalimentare, Ivano Vacondio – non solo da un punto di vista economico per il nostro Paese, che è costretto a importare il 50% dei cereali di cui necessita, ma soprattutto  per la sicurezza alimentare di Paesi come quelli nord africani e del bacino del Mediterraneo”. Il presidente di Federalimentare ha concluso dicendo che “adesso aspettiamo di conoscere i particolari dell’accordo. BisognerĂ  sapere al piĂą presto la quantitĂ  e i tipi di cereali, ma anche dove e se verranno consegnati sul mercato in tempi ragionevoli“.

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