martedì, 23 Aprile 2024

Catania, trovata morta in casa: figlio 15enne fermato per omicidio

Oggi, 27 luglio, la Polizia ha fermato per omicidio il figlio 15enne della donna, principale indiziato a causa dei rapporti burrascosi che intercorrevano tra i due. Sono stati riscontrati segni sul collo e sulla schiena della 32enne, dovuti a colpi d'arma da taglio. I social "condannano" già il ragazzo, ma il rione tace.

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Ieri, 26 luglio, è stato ritrovato il corpo di una donna, Valentina Giunta, nella sua abitazione di Catania in via Salvatore di Giacomo, nella zona Castello Ursino del quartiere San Cristoforo. Oggi la Polizia etnea ha fermato per omicidio il figlio 15enne della vittima, in quanto principale indiziato a causa dei rapporti burrascosi che intercorrevano tra i due negli ultimi tempi. Il provvedimento è stato emesso dalla Procura per i minorenni ed eseguito dalla Squadra Mobile che indaga. Sul cadavere sono stati riscontrati diversi segni sul collo e lungo la schiena dovuti a evidenti colpi d’arma da taglio.

La vicenda

Secondo le prime ricostruzioni degli agenti etnei, sembrerebbe che la tragedia si sia consumata nella notte tra il 25 e il 26 luglio, a seguito dell’ennesima litigata tra la madre e il figlio. Stando alle testimonianze raccolte dagli inquirenti, pare che il ragazzo fosse particolarmente legato al padre, detenuto per un’inchiesta su un’organizzazione specializzata in furti d’auto, e vivesse con il timore che la 32enne volesse allontanarlo da lui e dal nonno paterno, anch’esso coinvolto nell’inchiesta. Per l’accusa proprio la lite e i malumori fra i due potrebbero essere uno dei moventi del delitto di Valentina Giunta, motivazione che dovrà passare al vaglio del Giudice per le indagini preliminari.

I social “condannano” il figlio, ma il rione tace

I social degli abitanti di Catania pullulano di commenti sull’ipotesi di omicidio, annunciando già da ore il fermo eseguito dalla Polizia nei confronti del ragazzo. “È stato fermato il figlio 15enne”, “Come può un figlio assassinare la madre”, queste solo alcune delle frasi sui siti online locali e di alcuni utenti, già spinti verso la condanna e l’accusa del 15enne. Nel frattempo nel rione tutto tace e tutti dicono di non aver sentito né visto nulla.

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