L'attacco di Hezbollah è stato chiarito come una vendetta per un raid aereo condotto dalle Forze di Difesa Israeliane (FDI) durante la notte a Habbariyeh, una città nel sud del Libano.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato che oltre 8.000 persone devono essere trasferite fuori da Gaza per ricevere cure mediche, mentre il bilancio delle vittime nella Striscia continua a salire.
Secondo fonti libanesi, le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno colpito circa 10 obiettivi nel sud del Libano in raid ancora in corso. Al momento, non sono stati rilasciati commenti ufficiali da parte dell'esercito israeliano.
Nonostante gli sforzi messi in atto, il premier Netanyahu ha dichiarato che gli attacchi israeliani non stanno riuscendo a risparmiare le vittime civili. Bombardamenti e attacchi nel sud fanno prospettare l'imminente invasione di terra. Dagli aerei sono stati lanciati volantini di avvertimento: "Dirigersi nei rifugi conosciuti".
Un documento segreto ritrovato sui miliziani di Hamas riconnetterebbe i fatti del 7 ottobre con quelli di al-Qaeda nel 2003, istruendo i soldati su come usare il cianuro per uccisioni su larga scala. Le ultime dichiarazioni di Iran e Libano mettono in allarme sulla possibile escalation mediorientale del conflitto. Gli aiuti umanitari sono in arrivo dal valico di Rafah, ma non bastano.
Gli scontri sono iniziati martedì scorso, 4 aprile, quando a Gerusalemme, nella moschea di Al Aqsa, la Polizia israeliana è intervenuta per sgomberare l'edificio da un gruppo di palestinesi. Il tutto avviene sotto la festa della Pasqua, celebrata dagli ebrei, e all'inizio del mese sacro del Ramadan per i mussulmani.
All'alba di oggi, a Crotone, sono arrivati ben 411 migranti di cui 125 minori provenienti da Siria, Libano e Palestina. Cinque persone, tra cui una donna incinta, sono state trasportate in ospedale.
Nel raid di stamattina su Chuguev è morto un uomo e ne sono stati feriti altri due; la persona deceduta era un cittadino russo, così come uno dei due in condizioni critiche. L'esercito di Kiev ha riconquistato 53 centri nella regione di Kherson. Nell'incontro della scorsa settimana Putin ha spiegato a Schroder: "Nord Stream 2 pronto a uso immediato".