venerdì, 3 Maggio 2024

Gaza, proposta di breve tregua tra Israele e Hamas: oltre 30 razzi lanciati dal Libano

L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato che oltre 8.000 persone devono essere trasferite fuori da Gaza per ricevere cure mediche, mentre il bilancio delle vittime nella Striscia continua a salire.

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Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, i mediatori impegnati nei colloqui tra Israele e Hamas al Cairo avrebbero avanzato la proposta di una breve pausa nei combattimenti nella Striscia di Gaza. L’obiettivo sarebbe quello di guadagnare tempo e preparare il terreno per un cessate il fuoco più duraturo, un’idea accolta con interesse dai negoziatori americani e arabi. La tregua temporanea potrebbe, infatti, permettere alle parti coinvolte di dimostrare la loro volontà di raggiungere un accordo più stabile, specialmente in vista dell’inizio del mese di Ramadan previsto per il 10 marzo.

Hamas si è dichiarata disponibile a negoziare per un cessate il fuoco, accusando nel contempo Israele di ostacolare i colloqui. Il gruppo ha ribadito la sua volontà di continuare le trattative attraverso i mediatori fino al raggiungimento di un accordo soddisfacente per entrambe le parti, che includa un cessate il fuoco permanente, il ritorno degli sfollati e il soddisfacimento dei bisogni della popolazione di Gaza.

Nel frattempo, più di 30 razzi sono stati lanciati dal Libano verso Kiryat Shmona, una città nel nord di Israele. Hezbollah ha rivendicato la responsabilità di questi attacchi, in risposta agli attacchi israeliani su Hula. L’IDF (Israeli Defense Forces) ha reagito colpendo due siti di lancio situati nel sud del Libano utilizzati da Hezbollah e strutture militari appartenenti al gruppo.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato che oltre 8.000 persone devono essere trasferite fuori da Gaza per ricevere cure mediche, mentre il bilancio delle vittime nella Striscia continua a salire. Il ministero della Salute di Gaza ha confermato che finora ci sono stati più di 30.700 morti e oltre 72.000 feriti dall’inizio dell’offensiva israeliana.

Il Programma Alimentare Mondiale (WFP) ha denunciato che il suo tentativo di portare aiuti alimentari nel nord di Gaza è stato bloccato dalle IDF, e successivamente il convoglio è stato saccheggiato da persone disperate dopo essere stato respinto da un posto di blocco. Questo episodio arriva dopo le segnalazioni dell’Oms riguardo alla grave situazione di fame che sta colpendo i bambini nel nord di Gaza.

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