Dopo le ultime stime effettuate nella città di Bucha, le autorità locali ucraine hanno lanciato l’allarme per fuggire dai territori dell’est del Paese. Già mercoledì 6 aprile, il ministro per la reintegrazione dei territori occupati, Iryna Vereschchuk, aveva invitato i residenti delle regioni di Lugansk, Donetsk e parte di Kharkiv ad evacuare immediatamente. Intanto, Kiev dichiara che i russi hanno ripreso l’offensiva a Mariupol. La ministra, inoltre, ha dichiarato che l’Ucraina ha disposto 10 corridoi umanitari dopo aver concordato le rotte con la Russia. Verenschchuk ha poi aggiunto che l’unico modo per i residenti di lasciare Mariupol, è utilizzare i propri mezzi. Gli sforzi per portare convogli di autobus in città, consegnare aiuti ed evacuare decine di migliaia di persone intrappolate lì, sono ripetutamente falliti.
Ursula von der Layen a Kiev per incontrare Zelensky
Il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky incontrerà la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen domani, venerdì 8 aprile. Lo ha annunciato Sergei Nikiforov, addetto stampa del capo di stato. Insieme ad Ursula von der Layen, anche l’Alto rappresentante per la politica estera Ue Josep Borrell farà visita a Kiev.
Kiev: “Ungheria aiuta Russia, minaccia l’unità europea”
Viktor Orban, nel weekend appena trascorso, ha vinto ancora una volta le elezioni in Ungheria e si appresta ad affrontare il suo quarto mandato consecutivo. Nel suo discorso dopo la vittoria, Orban ha definito il presidente Zelensky, i “burocrati a Bruxelles“, “l’impero Soros” e i “media internazionali” come suoi “avversari“. Ma, a differenza di prima, il Capo di Stato ungherese potrebbe non poter più contare nemmeno sui suoi più stretti alleati dell’Unione, dato che solo Budapest è rimasta in una posizione ambigua in merito al conflitto. Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Austria hanno seguito la linea comune dell’Unione Europea e continuano a sostenere l’Ucraina. Va detto che, Orban, in alcune dichiarazioni rilasciate mercoledì 6 aprile, si è espresso comunque contrario all’invasione e condannato Putin definendolo “nemico“.
L’Unione Europea ha deciso: più sanzioni contro la Russia
Con 413 voti a favore, 93 contrari e 46 astenuti, il Parlamento europeo ha dato il via libera alla risoluzione di maggioranza che chiede più sanzioni contro la Russia, includendo l’import di energia. Approvato anche un emendamento che chiede “un totale e immediato embargo su gas, petrolio e carboni russi“.