mercoledì, 24 Aprile 2024

Guerra in Ucraina, Kiev agli alleati: “Armi armi armi”. Mariupol rasa al suolo. Scatta coprifuoco a Gostomel

Kuleba chiede più armi all'Occidente, mentre per Zelensky le sanzioni "non sono abbastanza". Intanto, Mariupol è quasi del tutto distrutta e si registrano migliaia di vittime civili. Alle porte di Kiev, sono stati ritrovati 11 corpi senza vita in un garage.

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Sono venuto a Bruxelles con tre temi nell’agenda: armi, armi, armi“. Un messaggio chiaro, netto e deciso quello pronunciato dal ministro degli esteri ucraino Dmytro Kuleba mentre arrivava alla riunione del Consiglio Atlantico. A fare eco a queste parole ci ha pensato il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg che ha invitato gli alleati a “fornire ulteriore sostegno con diversi tipi di sistemi, sia armi leggere che armi pesanti“.

Zelensky: “Le sanzioni non sono abbastanza”

Il presidente dell’Ucraina, invece, rimette al centro della questione le sanzioni contro Mosca che “non sono abbastanza“. Volodymyr Zelensky insiste sul fatto che le misure non sono proporzionate alle atrocità commesse a Bucha. Per prima cosa, secondo Zelensky, bisognerebbe escludere completamente le banche russe dal sistema finanziario internazionale. Inoltre, occorre “insistere per l’embargo sull’esportazione del petrolio da Mosca“.

Mariupol, il bilancio è drammatico

Nel frattempo, a Mariupol, è stato distrutto il 90% della città e almeno il 40% “non è recuperabile”, secondo quanto affermato dal sindaco Vadym Boychenko. Secondo le stime, sarebbero oltre 5mila, compresi 210 bambini, i civili uccisi a Mariupol dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina.

Donetsk, 4 civili uccisi nella città di Vuhledar

Mercoledì 6 aprile, il governatore della regione di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, ha detto che i bombardamenti russi hanno ucciso 4 civili in coda per gli aiuti umanitari nella città di Vuhledar. Altri 4 sono rimasti feriti, ha scritto Kyrylenko sul suo canale telegram. Un altro civile è stato invece ucciso nell’insediamento di Ocheretyne.

Vuhledar, città interna alla regione di Donetsk (fonte: twitter)

Gostomel, coprifuoco di 7 giorni. Trovati undici corpi senza vita

Coprifuoco di una settimana indetto a Gostomel, non lontano da Kiev. Lo ha annunciato, in un tweet, la parlamentare ucraina Lesia Vasylenko. Il coprifuoco è partito alle 6 di giovedì, 7 aprile, ora locale e continuerà fino alle 6 del mattino del 14 aprile. Una “misura necessaria” per pulire la città dagli ordigni inesplosi e consentire ai civili di rientrarvi in sicurezza. La città è sotto l’occupazione delle forze russe da ormai 35 giorni. Intanto, nella città alle porte di Kiev, sono stati ritrovati 11 corpi senza vita in un garage. Lo ha riportato l’Ukrayinska Pravda, citando l’ex ministro dell’interno ucraino, Arsen Avakov, secondo il quale le vittime sono state uccise dai soldati russi.

Gostomel, città alle porte di Kiev (fonte: twitter)

Russia, distrutti 4 impianti di stoccaggio in diverse città dell’Ucraina

Il ministro della difesa russo, Sergei Shoigu ha dichiarato che i missili lanciati da Mosca hanno distrutto quattro impianti di stoccaggio di carburante nelle città ucraine di Mykolayiv, Kharkiv, Zaporizhzhia e Chuhuiv durante la notte. Il ministro ha detto che le strutture erano utilizzate dall’Ucraina per rifornire le sue truppe vicino alle città di Mykolaiv e Kharkiv e nell’estremo sud-est della regione del Donbass.

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