venerdì, 26 Aprile 2024

Guerra in Ucraina, Mosca: “Roma spinta al suicidio economico da Usa”. Erdogan: “Gas come arma contro sanzioni”

La portavoce del ministero degli Esteri di Mosca ha definito le sanzioni contro la Russia uno "strumento di concorrenza sleale" attraverso cui gli Usa intendono danneggiare le aziende italiane. Immediata la replica del portavoce del ministro di Maio: "Notizie propagandistiche. Famiglie e imprese italiane rischiano di essere strozzate da aumenti del gas a causa di Putin".

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L’Europa non sarà in grado di fare a meno del gas di Mosca “almeno fino al 2027”. Ne è certo il ministro dell’Energia russo Nikolay Shulginov. Dall’inizio dell’invasione in Ucraina, l’Unione Europea è stato il principale importatore di combustibili fossili dalla Russia, generando un introito di ben 85 miliardi di euro. Secondo il Crea-Centre for Research on Energy and Clean Air, dalle esportazioni di petrolio, gas e carbone Mosca ha guadagnato complessivamente 158 miliardi di euro da febbraio ad agosto. Secondo le stime, la guerra in Ucraina è, invece, costata al Cremlino 100 miliardi di euro.

Mosca: “Roma spinta al suicidio economico”

A poche settimane dal voto e nel pieno degli aumenti dell’energia che stanno mettendo in ginocchio l’Italia, arrivano le dichiarazioni della portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova, secondo cui “Roma è spinta al suicidio economico per la frenesia sanzionatoria euro-atlantica“. Per Zakharova il risultato sarà che le imprese italiane saranno “distrutte dai ‘fratelli’ d’Oltreoceano”, poiché le aziende americane oggi “pagano l’elettricità sette volte meno di quelle italiane”. La portavoce parla delle sanzioni come “strumento di concorrenza sleale” contro i produttori italiani e aggiunge: “Quando le imprese italiane crolleranno, saranno comprate a buon mercato dagli Yankee“. Zakharova dice la sua anche sul piano per la riduzione della dipendenza dalle fonti energetiche russe, messo a punto dal ministro per la Transizione ecologica Roberto Cingolani: “È imposto a Roma da Bruxelles, che a sua volta agisce su ordini di Washington, ma alla fine saranno gli italiani che dovranno soffrire“.

Marici: “Mosca strozza famiglie-imprese italiane con aumenti gas”

La replica immediata è arrivata da Giuseppe Marici, portavoce del ministro Di Maio, che definisce “strumentali” le dichiarazioni moscovite. Per Marici si tratta di “chiare ingerenze” e “notizie propagandistiche“. Pur confermando che le famiglie e le imprese italiane rischiano di essere strozzate economicamente dagli aumenti del gas, per il portavoce “questi ultimi derivano dalle speculazioni russe e da una guerra che Putin continua a portare avanti causando la morte di centinaia di vittime innocenti”. Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, si è invece espresso sul prezzo del gas, affermando che “la misura è colma”. “Putin ha portato il prezzo del gas a oltre 270 euro al megawattora“, ha detto di Maio, ma “è il momento di tornare indietro, che oltre 80 euro non si può andare“.

Erdogan: “Gas come arma contro sanzioni”

Per il presidente turco Recep Tayyip Erdogan “l’Europa affronterà grandi sfide per il gas naturale durante l’inverno” a causa delle sanzioni contro la Russia. Sarebbero proprio queste a spingere Putin a utilizzare “tutti suoi mezzi e le sue armi, e una delle sue carte più importanti è il gas naturale”.

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