venerdì, 3 Maggio 2024

Guerra in Ucraina, firmato accordo su grano di Kiev: a Istanbul il centro di coordinamento. Stretta di mano fra Shoigu e Kubrakov

Gli accordi sono stati siglati nel corso della cerimonia appena conclusasi ad Istanbul. Si tratta di due documenti che Mosca e Kiev hanno sottoscritto separatamente. "Nessun accordo diretto" ha sottolineato Zelensky, ma il ministro russo e quello ucraino si sono stretti la mano. Erdogan: "A Istanbul il centro di coordinamento sul grano".

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Si è appena conclusa ad Istanbul la cerimonia per la firma dell’accordo sul grano raggiunto tra Russia, Ucraina e Onu, con la mediazione della Turchia. L’accordo stabilisce la creazione di corridoi sicuri per il trasporto del grano ucraino dai porti di Odessa, Chornomorsk e Yuzhny, tutti sotto il controllo di Kiev. Non sono state previste scorte militari per le navi che trasporteranno il grano.

Kiev e Mosca firmano gli accordi: nessuna intesa diretta ma stretta di mano finale

L’Ucraina ha firmato la sua parte dell’accordo sul grano con la Turchia e l’Onu. Il documento è stato siglato dal ministro delle Infrastrutture ucraino Oleksandr Kubrakov, dal ministro della Difesa turco Hulusi Akar e dal segretario generale dell’Onu António Guterres. Per la Russia, invece, l’accordo con Turchia e Onu per le esportazioni del grano ucraino dai porti del Mar Nero è stato firmato dal ministro della Difesa di Mosca Serghei Shoigu. Volodymyr Zelensky ha tenuto a precisare che non si tratta di un accordo diretto fra Kiev e Mosca: le due parti hanno siglato accordi con Turchia ed Onu, non fra loro. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha dichiarato: “Putin ha detto che, sullo sfondo della crisi alimentare che si sta avvicinando, è molto importante sbloccare le rotte di approvvigionamento verso i mercati mondiali di fertilizzanti, cibo e grano”. Al termine della cerimonia della firma, però, i ministri di Russia e Ucraina si sono alzati e si sono stretti la mano.

Erdogan: “A Istanbul il centro di coordinamento sul grano”

Il centro per coordinare l’esportazione del grano dall’Ucraina sarà istituito a Istanbul. Lo ha dichiarato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan nel corso della cerimonia, trasmessa dalla Tv di Stato turca Trt. “Oggi è una giornata storica – ha detto Erdogan – siamo fieri del nostro ruolo svolto in questa iniziativa che ha risolto la crisi alimentare mondiale. L’accordo di oggi riguarda tutte le nazioni del mondo, dall’Africa all’Asia, e stiamo evitando insieme l’incubo della fame” globale. Il presidente ha concluso il suo discorso con una critica a questa guerra che “non avrà né vincitori né vinti, l’unico sconfitto sarà il mondo. L’effetto della guerra si ripercuote su tutto il pianeta, speriamo che si riapra uno spiraglio per la pace con questo accordo“.

Guterres: “Accordo faro nel Mar Nero”

“L’accordo di oggi sul grano è un faro nel Mar Nero” ha detto il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres. “Contiamo sul governo turco per mantenere questo ruolo di mediatore in futuro. – ha continuato Guterres – L’accordo di oggi non è stato facile, gli sforzi sono stati enormi, i negoziati estenuanti, il mondo ha disperatamente bisogno di far fronte alla crisi alimentare“.

Borrell: “L’accordo sul grano sia attuato rapidamente”

“L’invasione illegale dell’Ucraina da parte della Russia ha lasciato milioni di persone a rischio di fame. L’accordo di Istanbul di oggi è un passo nella giusta direzione. Chiediamo la sua rapida attuazione. Accogliamo con favore gli sforzi dell’Onu e della Turchia. L’Ue si impegna a continuare ad aiutare l’esportazione del grano ucraino.” ha scritto in un tweet l’Alto Rappresentante per la Politica Estera dell’Ue, Josep Borell.

Federalimentare: “Era quello di cui avevamo bisogno”

Questo accordo era quello di cui avevamo bisogno – ha detto il presidente di Federalimentare, Ivano Vacondio – non solo da un punto di vista economico per il nostro Paese, che è costretto a importare il 50% dei cereali di cui necessita, ma soprattutto  per la sicurezza alimentare di Paesi come quelli nord africani e del bacino del Mediterraneo”. Il presidente di Federalimentare ha concluso dicendo che “adesso aspettiamo di conoscere i particolari dell’accordo. Bisognerà sapere al più presto la quantità e i tipi di cereali, ma anche dove e se verranno consegnati sul mercato in tempi ragionevoli“.

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