Il bipartitismo perfetto tutto al femminile. La scena politica italiana è dominata da due donne. Una svolta femminista o la semplice conseguenza dei tempi? Cosa condividono e in cosa divergono queste due donne al potere.
Accogliere migliaia di vite in fuga non è accettare con rassegnazione gli arrivi incontrollati. E la politica del “Vi veniamo a prendere noi” non può funzionare. Caro ministro, se non tocca con mano la disperazione, non potrà mai capire che a volte restare è più rischioso che partire.
L'istruzione è una via di fuga e di salvezza, ha un'importanza fondamentale perché solo attraverso la conoscenza si riesce ad avere i mezzi per avviare le rivoluzioni, ed ecco che l'evoluzione viene brutalmente repressa impedendo alle donne di frequentare l'università.
Oltre ai vari temi prettamente tecnico-tattici, siamo stati spettatori di vere e proprie lezioni di vita; altre volte, invece, abbiamo capito che non bisogna mai scindere tra l'uomo ed il giocatore. Ecco cosa abbiamo imparato da questa Coppa del Mondo.
La ricorrenza del 25 novembre deve essere solo l'inizio di un percorso di consapevolezza e cambiamento. Il Quotidiano Italiano ha deciso di lanciare un questionario anonimo per tutte le donne che hanno subito e continuano a subire violenza, che sia verbale, fisica, sessuale, psicologica.
Nessun coro di alleluia per l'annunciato taglio dell'iva sugli assorbenti dal 10 al 5%. Una misura che costa poco allo Stato e fa risparmiare ancora meno. Una scelta "rosa" per un governo "nero", quasi snobbata da milioni di donne "in rosso".
Il tema continua a dividere l'opinione pubblica, tra femministi convinti e maschilisti legati alla società patriarcale. Quella del Signor Presidente del Consiglio è una precisa scelta di campo, una presa di posizione che in apparenza sembra incoerente col suo cavallo di battaglia: "Io sono Giorgia, sono una donna, sono una madre". Non tutte sono però disposte a soprassedere.
Il brillamento di un ordigno bellico della Seconda Guerra Mondiale lascia meravigliati. Non ci si sorprende, invece, di fronte alle immagini dei bombardamenti che distruggono città e uccidono migliaia di persone a noi vicine.
Alla fine di una delle legislature più assurde che memoria ricordi, l'Italia e gli italiani si interrogano su quello che verrà. Al di là del risultato che uscirà dalle urne, in un Paese che non sa più a che santo votarsi c'è bisogno di tutto l'aiuto possibile, anche quello divino, o di vino fate voi.
"Soldata", "Notaia", "Chirurga", "Architetta" e "Medica" sono la nuova rivoluzione della donna. Finalmente Treccani lemmatizza le forme femminili di aggettivi e nomi che, tradizionalmente, vengono registrati solo al maschile.