Secondo Ucraina24, le forze russe avrebbero lanciato diverse bombe al fosforo sulle città, rese illegali dal protocollo della Convenzione Onu. Nell'ultimo rapporto operativo dell'esercito ucraino si legge che i russi hanno bloccato l'accesso al Mar d'Azov. Questa mattina, intanto, Zelensky è intervenuto al Parlamento italiano.
Le forze russe, secondo le intelligence britanniche, sarebbero attualmente bloccate a nord della capitale da una strenua resistenza ucraina. Joe Biden, intanto, è atteso in Polonia per il 25 marzo. Il presidente svizzero Ignazio Cassis, poi, si è detto pronto a mediare in prima persona, e ha proposto la Svizzera come terreno di negoziazione.
Gli Usa sventolano lo spettro nucleare da parte della Russia, Mosca parla di laboratori biologici americani sul suolo ucraino. Dall'Australia sono arrivate nuove sanzioni. PayPal ha annunciato l'espansione dei propri servizi per consentire agli utenti di inviare denaro ai cittadini ucraini.
Otto dei nove corridoi umanitari istituiti per la giornata di oggi stanno funzionando. Ciò ha consentito l'evacuazione di civili, circa 2mila dalla sola città di Mariupol. Uno solo di questi corridoi non è stato messo in funzione a causa dei bombardamenti russi.
Da Mosca arriva l'annuncio che i negoziati riprendono in giornata. Secca condanna della Gran Bretagna sull'assalto al teatro di Mariupol: "Si tratta di un crimine di guerra". L'ambasciatore cinese Qin Gang, in missione diplomatica negli Stati Uniti,, guarda agli interessi di casa, la guerra scatenata dalla Russia non giova a Pechino.
Passi in avanti sul fronte diplomatico. Lavrov, dopo la notizia di una possibile neutralità dell'Ucraina, parla di aperture verso un compromesso. "Siamo a meno di venti miglia dal confine ucraino. Dobbiamo prestare attenzione nella nostra attività di difesa aerea". Così il Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica Goretti.
Zelensky insiste sulla no fly zone. Decisiva sembra essere la posizione che assumerà la Cina. Pechino, secondo i principali media statunitensi, sembra pronta ad intervenire nell'assedio al fianco dei Russi. Nuovo round dei colloqui tra le delegazioni.
"Il mondo non sta dando il giusto peso a questa tragedia", asserisce irato il consigliere della presidenza di Kiev. Le diplomazie occidentali si stanno dimostrando impreparate nella gestione del conflitto. Gli esponenti del Cremlino, d'altro canto, paiono arroccati sulle loro posizioni.
Nella notte, un condominio di nove piani è andato in fiamme nel centro della capitale. Morta una donna incinta e il suo bimbo diventati simbolo del bombardamento sull'ospedale pediatrico di Mariupol.
Le soluzioni diplomatiche per il momento latitano, e l'occidente prosegue nella sua politica attendista. Al termine del colloquio Kuleba ha dichiarato che attualmente non c'è nessun progresso sul possibile cessate il fuoco.