venerdì, 29 Marzo 2024

Guerra in Ucraina, ovazione per Zelensky al Bunderstag: “C’è un muro tra noi e l’Europa. Potreste aiutarci ma non lo fate”

Da Mosca arriva l'annuncio che i negoziati riprendono in giornata. Secca condanna della Gran Bretagna sull'assalto al teatro di Mariupol: "Si tratta di un crimine di guerra". L'ambasciatore cinese Qin Gang, in missione diplomatica negli Stati Uniti,, guarda agli interessi di casa, la guerra scatenata dalla Russia non giova a Pechino. 

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“Ogni bomba che cade sul suolo ucraino alza un muro tra noi e l’Europa. Ogni decisione che non viene presa in tempo lo rende più forte. Voi potreste aiutarci, ma non lo state facendo”. Ha parlato così il presidente Volodomyr Zelensky all’alba del ventiduesimo giorno di bombardamenti sul suo Paese. Lo ha fatto in occasione di un intervento video al Bunderstag, il parlamento federale tedesco, riunitosi questa mattina proprio per discutere su come procedere nella questione ucraina.

Zelensky aveva già parlato nella giornata di ieri al Congresso Usa, ribadendo la richiesta di un intervento massiccio da parte delle forze armate statunitensi. “Viviamo l’11 settembre da settimane”, aveva detto, toccando una ferita ancora aperta nella memoria collettiva americana. A seguito dell’intervento, Joe Biden ha annunciato lo stanziamento di altri 800 milioni di dollari in aiuti militari, dicendosi determinato a far pagare a Putin un prezzo altissimo per il suo comportamento.

Lo scontro a fuoco

Intanto, lo scontro a fuoco prosegue. Intorno alle cinque un palazzo nel distretto di Darmytsky è stato colpito dai resti di un missile russo abbattuto dalla contraerea ucraina, causando un morto e tre feriti. Nel frattempo, le forze militari ucraine hanno detto di aver bombardato l’aeroporto di Kherson, finito nelle mani nemiche da diverso tempo. Proprio a Kherson, i russi hanno costituito un organo pensato appositamente per gestire la città durante questo periodo di conflitto, denominato “Comitato di salvezza per la pace e l’ordine”, di cui fanno parte politici e personaggi locali disposti a collaborare.

Il sindaco di Melitopol, Ivan Fedorov, invece, è stato liberato. In cambio, sono stati rilasciati nove militari russi che erano stati precedentemente catturati. A riferirlo, è Darya Zarivna, portavoce del capo dell’ufficio presidenziale. Fedorov era stato arrestato l’11 marzo scorso; i soldati rilasciati hanno tutti un’età compresa tra i 19 e i 20 anni. La Russia, inoltre, continua a prendere di mira le navi che transitano nel Mar Nero. Questa mattina un’imbarcazione battente bandiera panamense è stata colpita e affondata. Altre due sono state danneggiate. Secondo l’amministratore dell’autorità marittima di Panama sono almeno 300 le navi di diverse nazionalità attaccate dalla marina russa.

Le reazioni dal mondo

Da Mosca, intanto, arriva l’annuncio che i negoziati riprendono in giornata. La Gran Bretagna condanna in maniera netta l’assalto al teatro di Mariupol: “Si tratta di un crimine di guerra”. Per le intelligence russe, d’altro canto, che hanno smentito il bombardamento, l’attacco sarebbe stato messo in atto dal reggimento Azov ucraino. L’ambasciatore cinese Qin Gang, in missione diplomatica negli Stati Uniti, guarda agli interessi di casa, la guerra scatenata dalla Russia non giova a Pechino.

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