martedì, 16 Aprile 2024

Guerra in Ucraina, finito incontro con Kuleba. Lavrov: “Non abbiamo invaso nessuno”. Nulla di fatto sul cessate il fuoco

Le soluzioni diplomatiche per il momento latitano, e l'occidente prosegue nella sua politica attendista. Al termine del colloquio Kuleba ha dichiarato che attualmente non c'è nessun progresso sul possibile cessate il fuoco.

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Gli occhi del mondo, questa mattina, sono stati tutti puntati sul colloquio tenutosi nella città turca di Antalya tra Dmytro Kuleba e Sergej Lavrov, rispettivamente Ministro degli Esteri ucraino e russo. Sul tavolo, da giorni, c’è il cessate il fuoco, ma, ai timidi tentativi di ricucitura diplomatica, gli eserciti hanno sin qui contrapposto, uno dopo l’altro, una serie di iniziative militari tra le più spregevoli che si possano immaginare. Nella notte, ad essere presi di mira, sono stati gli ospedali. Incalcolabile, secondo le fonti, il numero di feriti. Almeno tre i morti, tra cui un 13enne.

Nessun progresso sul cessate il fuoco

Le soluzioni diplomatiche per il momento latitano, e l’Occidente prosegue nella sua politica attendista. Al termine del colloquio Kuleba ha dichiarato che attualmente non c’è nessun progresso sul possibile cessate il fuoco. In assenza di intermediari disposti a dialogare direttamente con Vladimir Putin, e dopo il fallito tentativo da parte del presidente francese Macron di far ragionare il leader russo, le redini dell’incontro sono finite nelle mani di Recep Erdogan, riscopertosi improvvisamente pacifista.

La presa di distanza del Cremlino

Dal Cremlino, intanto, è arrivata la presa di distanza ufficiale rispetto all’attacco sull’ospedale pediatrico di Mariupol. Da Mosca hanno chiesto esplicitamente al proprio esercito di motivare tale decisione, presa, a detta loro, in maniera autonoma. Per Lavrov, invece, si trattava di una base militare dell’esercito ucraino. Il Ministro, in conferenza, si è detto preoccupato per l’intervento occidentale nel conflitto, e ha affermato che la Russia continuerà a tenere d’occhio l’invio di armi all’Ucraina.

Le dichiarazioni di Lavrov

“Chi riempie l’Ucraina di armi e sostiene l’arruolamento di mercenari ultraradicali deve prendere coscienza delle proprie azioni e delle possibili conseguenze”, ha detto il Ministro. “Non è la prima volta che assistiamo ad una mistificazione delle nostre azioni da parte dei media occidentali. La nostra è un’operazione militare, non abbiamo invaso nessuno”.

In mattinata, inoltre, la Russia ha lasciato il Consiglio d’Europa. “Il corso degli eventi è diventato irreversibile”, ha aggiunto Lavrov. “Non abbiamo alcuna intenzione di sopportare le azioni sovversive intraprese dall’Occidente, che spinge per un ordine basato sul predominio degli Stati Uniti e che calpesta il diritto internazionale”.

 

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