martedì, 16 Aprile 2024

Guerra in Ucraina, Zelensky: “No a modello neutrale svedese”. Goretti: “Vicini al confine basta poco per entrare in guerra”

Passi in avanti sul fronte diplomatico. Lavrov, dopo la notizia di una possibile neutralità dell'Ucraina, parla di aperture verso un compromesso. "Siamo a meno di venti miglia dal confine ucraino. Dobbiamo prestare attenzione nella nostra attività di difesa aerea". Così il Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica Goretti.

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Imperversano senza sosta i bombardamenti sul suolo ucraino. Quella che inizialmente si andava configurando come un’azione militare lampo da parte dell’esercito russo, è giunta alla terza settimana consecutiva di aggressione. Il governo ucraino, nella giornata di ieri, aveva ordinato il coprifuoco su Kiev. Mossa che si è rivelata assolutamente necessaria e lungimirante, considerati gli attacchi aerei che questa notte hanno devastato ulteriormente la capitale.

Attacchi via terra e via mare

Non solo Kiev, però, è stata colpita. Anche a Leopoli, Odessa e Dnipro, le sirene di guerra hanno riecheggiato a lungo, prima di vedere le città nuovamente colpite dalle milizie aeree russe. A Tuzla e a Mariupol, invece, la minaccia è giunta via mare. La flotta russa, infatti, ha aggredito le due città lungo la costa marittima del mare di Azov. Ulteriori esplosioni sono state infine segnalate a Zaporizhzhia, dove è situata la più grande centrale nucleare d’Europa.

La possibile neutralità dell’Ucraina

Leggeri passi in avanti, invece, si segnalano sul fronte diplomatico. Kiev, dopo le dichiarazioni del presidente Zelensky con cui ha definitivamente preso atto dell’impossibile ingresso della propria Nazione nella Nato, ha ufficialmente posto sul tavolo dei negoziati un’opzione di neutralità dell’Ucraina. A confermarlo, il capo dei negoziatori russo. Appresa la notizia, il Ministro degli Esteri Lavrov ha detto che i negoziati rimangono comunque complessi, ma con una maggiore speranza di compromesso. La questione appare comunque più complessa, dal momento che lo stesso presidente ucraino ha fatto sapere di rifiutare un modello di neutralità come quello svedese o austriaco.

Le intenzioni dell’Unione Europea

Ursula von der Leyen, nel frattempo, ha parlato di una proposta finalizzata all’abbandono di petrolio, gas e carbone russi entro il 2027, che verrà presentata intorno alla metà di maggio. Il Ministro Cingolani pensa, invece, ad una sostituzione del gas russo da compiere nel giro di tre anni. Dopo la circolare dello Stato Maggiore italiano del 9 marzo, che ha fatto piuttosto discutere, in cui si parla di reparti difensivi pronti al 100% all’azione militare, il Generale Luca Goretti, Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica italiana, ha sottolineato che i nostri aerei sono posizionati a pochi km dal confine con l’Ucraina, e che basta davvero poco per entrare in guerra.

Allerta di Goretti: “Basta poco per entrare in guerra”

“Ho autorizzato il raddoppio dei nostri Eurofighter in servizio con la Nato in Romania”, ha detto il Generale. “Siamo a meno di venti miglia dal confine ucraino. Dobbiamo prestare la massima attenzione nella nostra attività di difesa aerea. Basta niente per sconfinare e trovarci in guerra. Per questo dico ai miei equipaggi che mai come ora ogni cosa deve essere fatta secondo le regole. Non bisogna mai farsi prendere dalla foga di vedere cosa c’è dopo. Potrebbero esserci tentativi di farci entrare in territorio ucraino e sarebbe la fine”.

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