giovedì, 18 Aprile 2024

Guerra in Ucraina, Kiev: “Dall’inizio del conflitto bombardati 139 ospedali”. Consiglio comunale: “Mariupol non esiste più” – VIDEO

L'Onu parla di 953 le vittime e 1.557 feriti dall'inizio dell'invasione russa. Portati in Russia illegalmente 2.389 bambini. Bombe su Mariupol e su un ospedale pediatrico a Severdonetsk; in totale sono 139 le strutture sanitarie colpite, di cui 10 distrutte completamente. Bombardato magazzino dello stabilimento farmaceutico Farmak, a Makarov

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Ormai è quasi un mese che l’Ucraina subisce l’invasione della Russia e il popolo continua a lottare per la propria sopravvivenza e la propria libertà. Il presidente ucraino Zelensky prosegue nella sua missione di sensibilizzare l’Europa e il resto del mondo, presentandosi oggi in videoconferenza ai parlamentari italiani e riscuotendo nuovamente approvazione, come accaduto negli incontri con il Congresso USA e con il Parlamento tedesco.

Stime dell’Onu: 953 vittime, 1.557 feriti e 2.389 bambini rapiti

Giungono le nuove stime dell’Onu, secondo cui sono almeno 953 i civili uccisi dall’inizio dell’invasione in Ucraina e 1.557 i feriti. Tra le vittime si contano circa 142 donne, 40 bambini, 12 ragazze e 26 ragazzi, con un bilancio costantemente in aumento: ieri si segnalavano 925 morti e 1.496 feriti. Un dato, che è stato reso noto in un tweet dall’ambasciata USA a Kiev, è il numero di bambini portati illegalmente in Russia dalle regioni di Donetsk e Lugansk, che ammonta a 2.389: “Questa non è assistenza. È un sequestro. Le forze russe non solo prendono di mira e uccidono i nostri bambini, ma li portano anche in Russia con la forza. È in corso una indagine su questo trasferimento forzato di 2.389 bambini dai territori occupati dell’Ucraina alla Russia”. In Italia l’assessore alla Salute della regione Lazio, Alessio D’Amato, ha annunciato che “complessivamente sono stati trasferiti nel Lazio per le ferite della guerra 81 bambini, di cui 21 sono attualmente ricoverati e altri sono previsti con i voli che si stanno organizzando con la Protezione Civile e voglio ringraziare la Guardia di Finanza che ha messo a disposizione i voli militari. È un impegno importante e un grande gesto d’amore”, proprio a margine dell’inaugurazione del Centro per le cure palliative pediatriche della sede di Passoscuro, a Fiumicino, dell’ospedale Bambino Gesù.

Fonte Twitter

Attacco e difesa: missile russo abbattuto e bombe su Mariupol

Dopo i bombardamenti della scorsa notte e di stamattina, fonti militari sul canale Telegram di Odessa riferiscono che la contraerea ucraina ha abbattuto un missile russo. Nella tarda mattinata, sembra che sia stata attivata più volte sparando verso il Mar Nero. Intanto gli aerei russi hanno sganciato due bombe pesanti su Mariupol, secondo quanto riferito dal Consiglio comunale della città sul proprio canale Telegram: “Il nemico continua a distruggere cinicamente Mariupol. Gli aerei russi oggi hanno sganciato due bombe pesanti. La città ha subito altre distruzioni. Ancora una volta diventa chiaro che gli occupanti non sono interessati alla città, ma vogliono raderla al suolo. Gli invasori russi hanno praticamente spazzato via la città dalla faccia della terra. A Mariupol non c’è luce, acqua, gas. Gli aerei nemici hanno distrutto quasi tutti gli edifici residenziali. Gli abitanti della città stanno morendo in massa. Le persone sono negli scantinati senza cibo o acqua. È impossibile consegnare aiuti umanitari alla città, così come evacuare i civili. C’è una catastrofe umanitaria in città”.

Il duro colpo alla sanità ucraina

I bombardamenti hanno provocato anche numerosi danni a carico della sanità ucraina. Il magazzino dello stabilimento farmaceutico Farmak, vicino a Makarov nella regione di Kiev, è stato distrutto da un incendio. L’annuncio è stato dato su Facebook da un membro del consiglio di sorveglianza dell’azienda farmaceutica, Petro Chernyshov: “Per quanto ne sappiamo, c’è stata una battaglia di carri armati in quest’area. E il nostro magazzino è completamente bruciato: l’azienda ha subito perdite ingenti. Adesso Farmak sta lavorando a una ripresa ma è difficile, perché tutte le materie prime e l’imballaggio erano nel magazzino”. Intanto i russi hanno colpito l’ospedale pediatrico di Severdonetsk, nella regione di Lugansk, secondo quanto riportato dal Kiev Independent. Il Servizio statale di emergenza ucraino, fonte ufficiale della notizia, ha spiegato che il tetto ha preso fuoco e che sono stati evacuati 7 bambini e 15 adulti. Il totale delle strutture sanitarie bersagliate sale a 139, di cui 10 sono completamente distrutte. Lo ha riferito il ministro della Salute ucraino, Viktor Lyashko, alla tv nazionale: “Il nemico ha già bombardato 139 ospedali, le cure mediche non possono più essere fornite lì e queste strutture vanno ricostruite da zero. Questa sarà una nuova costruzione, che spero inizi il prima possibile. Altri ospedali non hanno potuto essere approvvigionati di medicine e altre forniture a causa dei combattimenti nelle vicinanze”.

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