venerdì, 29 Marzo 2024

Guerra in Ucraina, bombe su ospedale pediatrico a Mariupol. Scholz chiama Putin. Draghi: “Vaccino o tampone ai profughi” – VIDEO

A quattordici giorni dall'inizio del conflitto, i radi russi distruggono un ospedale pediatrico a Mariupol. Onu lancia l'allarme, mentre mancano le medicine per donne e bambini. Domani confermato incontro tra i ministri degli Esteri russo e ucraino in Turchia.

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La guerra in Ucraina non si ferma. A 14 giorni dal conflitto nel mirino dei raid russi c’è un ospedale pediatrico a Mariupol. Ben 47 le vittime che sarebbero state seppellite in fosse comuni, mentre oltre mille sarebbero quelle del conflitto fino a questo ultimo attacco. Mentre continuano gli arresti dei dissidenti in Russia, proseguono le telefonate per i corridoi umanitari. Nel frattempo, si attende Kamala Harris in Romania e Polonia. Infine, Mario Draghi ha fatto il punto della situazione per l’Italia e di come intende affrontare l’emergenza dei profughi ucraini in arrivo.

Bombardamento a un ospedale pediatrico a Mariupol

“Attacco diretto delle truppe russe all’ospedale di maternità. Persone e bambini sono sotto le macerie. Bambini sotto le macerie. Che atrocità! Per quanto ancora il mondo sarà complice ignorando il terrore? Chiudete i cieli adesso! Fermate le uccisioni!”. Con queste parole il presidente ucraino Zelensky ha informato su Twitter circa l’attacco raid della Russia contro un ospedale pediatrico di Mariupol.

“La Russia continua a tenere in ostaggio più di 400mila persone a Mariupol, bloccando gli aiuti umanitari e l’evacuazione” spiega il Ministro degli Esteri ucraino Kuleba. Le vittime soprattutto donne incinte e bambini, a cui le bombe non hanno lasciato scampo. Il vicesindaco di Mariupol, Sergiy Orlov ha parlato di 1170 persone uccise, 47 sepolte oggi in una fossa comune. I feriti nel bombardamento sono 17 secondo le fonti ucraine.

Bombardamenti anche a Kharkiv, come ha confermato il sindaco. Continua quindi la richiesta dell’Ucraina di creare una no fly zone, mentre prosegue l’esodo dei profughi. “Sono stata bombardate 200 scuole e i condomini sono stati presi di mira, è una stima impossibile. A parte questo, 1300 persone hanno perso la vita tra i civili, ma temiamo un numero maggiore” così ha spiegato la situazione la viceministro degli Esteri ucraina. L’Onu, invece, parla di 516 vittime civili e 908 feriti. Anche secondo Le Nazioni Unite, le vittime della guerra in Ucraina dal 24 febbraio potrebbero essere più numerose. L’Organizzazione Mondiale della Sanità conferma l’allarme sui medicinali difficili da reperire in Ucraina.

Kamala Harris in Romania e Polonia

La vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris è in visita in Polonia e Romania. Il Governo polacco voleva inviare i suoi aerei Mig-29 all’esercito americano in Germania. Gli Stati Uniti fornirebbero alla Polonia dei jet con capacità corrispondenti. Per la Polonia, però, questa proposta non sarebbe sostenibile. Da qui la visita della Harris.

Corridoi umanitari, colloquio telefonico tra Putin e Scholz

Terzo colloquio per i corridoi umanitari, la telefonata Putin e Scholz non è stata risolutiva. Confermato, invece, l’incontro tra i ministri degli Esteri ucraino e russo. La notizia arriva dall’Agenzia di Stampa Russa Tass. Domani è previsto il vertice europeo a Versailles per predisporre nuove sanzioni e per sganciarsi dalla dipendenza delle fonti energetiche russe.

Draghi alla Camera sui profughi ucraini

Durante il suo intervento alla Camera, Mario Draghi ha parlato anche della guerra in Ucraina e le conseguenze anche per l’Italia dal punto di vista energetico. Per le energie rinnovabili in sostituzione del gas russo, l’Italia si impegna a realizzare 70 Gigawatt nel 2026. Sul fronte nucleare, invece, se ne parlerà solo nel 2025-2028. Per evitare la minaccia del Covid-19, i profughi provenienti dall’Ucraina saranno sottoposti a tampone o a vaccino. “Sul fronte sanitario i profughi o fanno il tampone ogni 48 ore o accettano di vaccinarsi” spiega Draghi, indicando come responsabile anche per questo aspetto la Protezione Civile.

Arrestati oltre 400 ucraini dai russi a Kherson

La resistenza ucraina non si ferma. Oltre 400 persone hanno protestato a Kherson, vicino Kiev. La guardia nazionale russa li ha arrestati durante la protesta. Anche in Russia procedono le manifestazioni delle femministe. In occasione della Festa della Donna, sono state arrestate 94 donne, di cui 60 solo a Mosca. La protesta era partita dal canale Telegram Resistenza femminista contro la guerra. Il canale aveva postato fiori davanti ai monumenti dei caduti e alla stazione della metropolitana di Kievskaya a Mosca, prima dell’intervento della polizia russa che li aveva poi rimossi. Su un altro canale Telegram è stato condiviso un video dove venivano arrestati degli attivisti a San Pietroburgo.

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