Quello che parrebbe essere il sogno democratico di un miliardario illuminato, cozza con i fatti e più che parlare di una utopistica libertà, questo progetto miliardario si scontra con la nuova impostazione dell'Europa sui servizi digitali. A quanto pare, Twitter potrebbe essere solo l'inizio di un nuovo "monopolio" mondiale.
Questo entusiasmo quasi incredulo per la notizia risulta piuttosto imbarazzante, dato che siamo in Italia, nel 2022, e purtroppo c’è stato bisogno di una sentenza della Corte Costituzionale per stabilire che non c’è proprio niente di normale nell’attribuire in automatico il cognome paterno ad un bambino che nasce.
Standing ovation all’arrivo del super ospite, ma applausi tiepidi quando è andato via. Oltre al personaggio, che può piacere o no, non è arrivato il messaggio. Tutti coinvolti dai pettegolezzi sanremesi, dal politically correct fino alla nausea. Meglio repostare solo ciò che viene condiviso da tutti. Perché la mafia non va su Instagram.
Pausa assordante nell'"operazione scoiattolo" al Quirinale firmata Berlusconi. Per Sgarbi starebbe cercando una "via d'uscita onorevole", qualsiasi cosa questo voglia dire per un istrionico Cavaliere come il nostro Silvio.
Qual è la vera cifra dell’antiberlusconismo? Quanto fatuo è il disprezzo per la sua condotta, se poi il centro destra è ancora lì a dargli spazio? La verità è che Silvio manca a tutti.
In molti archivieranno la questione bollando come crudeli o ignoranti questi accaniti no vax 2.0. Purtroppo limitarsi a pensare "dovevamo uscirne migliori, ma non è così", non basta. Dietro questi mostruosi tweet o post, non ci sono personaggi dagli improbabili nickname, ma persone.
Nei giorni scorsi il rapper di Rozzano scherzava con sua moglie, Chiara Ferragni, sulle querele che il nuovo album gli avrebbe provocato, e dopo l'ascolto di "Disumano", uscito a mezzanotte, sappiamo anche perché.
Violenza non è solo una moglie picchiata dal marito; la brutalità ha tante sfaccettature: una forma di violenza socialmente accettata come essere contrari all'aborto è forse anche peggio di una condannabile all'unanimità come un maltrattamento fisico.
Sono passati 18 anni da quando la guerra è tornata inaspettata nelle case degli italiani, da quando migliaia di cittadini si sono uniti nello sgomento davanti all'Altare della Patria per rendere omaggio alle salme dei soldati morti, così anacronisticamente, per difendere l'Italia.