Come ogni anno ci ritroviamo il 25 novembre a rimarcare il nostro sdegno contro qualcosa che non ci appartiene ma che inevitabilmente accade, qualcosa che combattiamo ogni giorno, ognuno a suo modo, chi con l’impegno politico, chi con quello sociale, chi con la propria arte.
Nel 2013 l'Italia ha ratificato la Convenzione di Istanbul in cui lo stupro è definito un "rapporto sessuale senza consenso", ma ad oggi il nostro Paese non ha ancora modificato la legislazione secondo le direttive del documento.
Ci sono mille modi di declinare la violenza sulle donne, per il carnefice si tratta solo di trovare quello utile allo scopo.. In politica come in tutti gli altri ambiti, la donna oggetto è buona per tutte le stagioni e per tutte le cause. Che si tratti di vincere una elezione, o di fargliela perdere. A Washington, con Kamala Harris, come in Puglia.
Il 7 dicembre 2009 Vanessa ha trovato la morte in riva ad un fiume, strangolata dalle mani di colui che si professava amico, in realtà ossessionato da lei.
Tutto inizia come una normale storia d'amore. Un incontro, un colpo di fulmine, poi la convivenza o il matrimonio. Ma nel frattempo, non ci si accorge che determinati comportamenti portano sempre più vicino alla circonvenzione, al condizionamento.
Violenza non è solo una moglie picchiata dal marito; la brutalità ha tante sfaccettature: una forma di violenza socialmente accettata come essere contrari all'aborto è forse anche peggio di una condannabile all'unanimità come un maltrattamento fisico.
Le parole sono importanti. Narrare una molestia, uno stupro o un femminicidio comporta un'enorme responsabilità, specialmente per chi fa giornalismo. Bisogna dunque ripartire da zero.
Con la redazione quasi tutta al femminile abbiamo deciso di dedicare uno speciale al tema del giorno. Tutti pezzi a firma per trattare la violenza sulle donne da altrettanti punti di vista diversi, non necessariamente condivisibili e condivisi, sicuramente personali, come richiede un argomento così delicato e strettamente soggettivo.