Al termine degli accertamenti, valutata la condotta ostile tenuta dal 44enne nei confronti della moglie anche in passato, il Questore ha emesso un provvedimento di ammonimento con il quale ha diffidato l’uomo dall’attuare azioni e/o comportamenti che possano pregiudicare l’incolumità fisica della moglie.
Nella giornata di oggi Roberto Caravaglios, primario di Radiologia dell'ospedale "Abele Ajello" di Mazara de Vallo, è stato condannato a 4 anni e 4 mesi di carcere con l'accusa di aver abusato di 3 donne che si erano recate in ospedale per degli accertamenti.
Nella giornata di oggi, la Polizia ha arrestato un infermiere 55enne accusato di aver violentato una tirocinante durante il turno serale, al Policlinico Umberto I di Roma. L'assessore alla Sanità della Regione Lazio ha annunciato che l'uomo è stato sospeso dal servizio.
Il giovane è stato colto in flagranza di reato mentre prendeva a calci la porta per entrare nell'appartamento della ex dal quale era stato allontanato dopo un litigio. Dovrà rispondere di violazione di domicilio con violenza sulle cose.
Immediato l'intervento sul posto degli agenti della Squadra Mobile che hanno trovato la donna particolarmente scossa e visibilmente impaurita e tremante. L'uomo è stato arrestato e trasferito nella casa circondariale.
In seguito all'omicidio l'uomo ha allertato il 112 e si sarebbe consegnato a una pattuglia dei Carabinieri che passavano in zona. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, che sono entrati all'interno dell'appartamento al quarto piano e hanno constato il decesso della vittima.
Chiesto senza successo 500 euro alla moglie, l'uomo si è armato di forbici e coltello, la figlia non ci ha pensato su e si è avvinghiata alle sue spalle. La madre è scappata con i fratellini e ha chiamato i Carabinieri.
"Mia figlia è stata presa in trappola da un uomo, caricata in macchina e violentata per un'ora. State attenti". Così la madre ha denunciato quanto accaduto in un post su Facebook; sul fatto indaga la Polizia.
L'uomo si è messo a colpire la compagna con una bottiglia fino a farle sanguinare la testa, quando lei è riuscita a sottrarsi alla furia dell'aggressione è scappata con l'autobus ed è corsa in Commissariato.
Cenza lavoro e con la patente revocata ha costretto la madre ad accompagnarlo dai pusher nei boschi del circondario e a sborsare considerevoli somme di denaro per pagargli la droga, il tutto accompagnato da continue minacce, offese e ricatti.