martedì, 30 Aprile 2024

Guerra in Ucraina, attacco a Zaporizhzhia durante fila per il pane: morta una donna. UE: “Altri 2 miliardi e mezzo di euro per Kiev”

Questa mattina i sevizi segreti di Kiev hanno condotto un raid all'interno della chiesa ortodossa della Capitale per impedire attività distruttive dei servizi speciali russi. Durante un bombardamento ucraino a Shebekino, una donna russa è rimasta uccisa. Testimoni raccontano che la Russia utilizzava la discarica di Kherson per seppellire e bruciare i corpi dei soldati.

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Questa mattina 22 novembre, i Servizi Segreti ucraini hanno condotto un raid all’interno della chiesa ortodossa di Kiev, rimasta fedele alla Russia, che si trova dentro le grotte della capitale; l’operazione, svolta da agenti di Polizia e dall’intelligence, è stata necessaria “Per contrastare le attività distruttive dei servizi speciali russi in Ucraina. L’obiettivo è impedire l’uso del monastero come centro del mondo russo e fugare sospetti sull’uso dei locali per ospitare gruppi di sabotaggio e ricognizione, cittadini stranieri, deposito di armi” ha reso noto il servizio segreto. Durante il controllo, i militari hanno perquisito i fedeli e controllato i documenti di identità, ma al momento non è stato reso noto il risultato dell’operazione. In seguito alla perquisizione la risposta del Cremlino non è tardata ad arrivare, infatti Dmitry Peskov ha denunciato l’accaduto come “un’azione militare contro la chiesa ortodossa russa” riporta l’agenzia Interfax. Mentre la stessa Chiesa ha definito il tutto come “un atto di intimidazione”.

Attacco russo durante fila per il pane a Zaporizhzhia

Secondo quanto riportato dal capo dell’amministrazione militare regionale Oleksandr Starukh, attraverso un post su Telegram, le Forze Armate di Mosca hanno attaccato una scuola di Orikhiv nella regione di Zaporizhzhia mentre era in corso una fila per prendere del pane. “È stato un colpo diretto su un punto di distribuzione di aiuti umanitari, che ha ucciso un’assistente sociale e ferito altre due donne” riferisce Starukh.

Nuovi bombardamenti nel Donetsk

Continuano gli attacchi nella regione del Donetsk dove, dopo i missili lanciati dai russi nella giornata di domenica 20 novembre, oggi si sono registrati nuovi bombardamenti che hanno causato la morte di 4 civili. A dare la notizia è stato il governatore della regione, Pavlo Kyrylenko attraverso un post su Telegram, poi ripreso dal Kyiv Independent, in cui afferma che le vittime sono state segnalate nelle città di Bakhmut, Heorhiivka, Kurakhove e Petrivka.

Von der Leyen: “Da commissione Europea altri 2,5miliardi per l’Ucraina”

Dopo la risoluzione della NATO che nella giornata di ieri ha dichiarato la Russia uno stato terrorista, e la richiesta da parte di Stoltenberg sul continuare a supportare Kiev, dall’Europa sono in arrivo nuovi aiuti. L’annuncio è arrivato da parte della presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, tramite un post su Twitter: “l’UE sta erogando ulteriori 2,5miliardi di euro per l’Ucraina. Stiamo programmando 18miliardi di euro per il 2023, con finanziamenti erogati regolarmente. Per riparazioni urgenti e ripristino rapido che portano a una ricostruzione di successo. Continueremo a sostenere l’Ucraina per tutto il tempo necessario“. Nel frattempo il presidente russo Putin ha ufficializzato la decisione di staccarsi dal Consiglio d’Europa, firmando un decreto per la rimozione di Ivan Soltanovsky dalla carica di rappresentante permanente di Mosca.

Donna russa muore in bombardamento ucraino a Shebekino

Secondo quanto riferisce il governatore della regione di Belgorod, Vyacheslav Gladkov, una donna russa è morta in seguito a un attacco delle truppe di Kiev a Shebekino. La vittima sarebbe deceduta a causa di un trauma cranico riportato dopo essere stata buttata a terra dopo una esplosione. Il governatore poi afferma che il bombardamento ha colpito anche un ospedale per i veterani di guerra, dove sono ricoverati degli anziani. Nonostante siano state colpite la facciata e le finestre della struttura, non ci sarebbero ferirti o morti al momento.

A Kherson trovati corpi di soldati russi bruciati

Continuano ad arrivare testimonianze degli orrori commessi dai militari di Mosca a Kherson. Dopo il ritrovamento di 4 camere di tortura nella giornata di ieri, alcuni testimoni hanno rilasciato al Guardian delle dichiarazioni in merito a quello che i russi facevano all’interno della discarica. Secondo quanto riferito dai residenti, i soldati guidavano dei camion pieni di sacchi neri fino al centro di smaltimento e successivamente li bruciavano; la cosa riempiva l’aria dell’odore di carne bruciata. Un testimone anonimo ha poi dichiarato: “I russi hanno guidato un camion Kamaz pieno di rifiuti e cadaveri tutti insieme e hanno scaricato. Pensate che qualcuno volesse seppellirli? Li hanno scaricati e poi hanno gettato la spazzatura sopra di loro, e questo è tutto”.

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