venerdì, 19 Aprile 2024

Turchia, Erdogan annuncia operazione militare di terra in Siria: “Li elimineremo presto”

Nei giorni scorsi i soldati di Ankara hanno cominciato a bombardare le posizioni dei soldati Siriani, in risposta all'attentato di Istanbul del 13 novembre. Nella giornata di oggi Erdogan ha annunciato che un operazione militare via terra inizierà al più presto.

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Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, durante un discorso tenutosi nel nord-est del paese, ha annunciato oggi l’inizio di un’operazione militare via terra in Siria “se Dio lo vuole“. “Abbiamo sorvolato per alcuni giorni i terroristi con la nostra aviazione e i nostri droni – ha detto -. Li elimineremo presto con i nostri soldati, la nostra artiglieria e i carri armati. Abbiamo risposto al vile attacco che è costato la vita a sei innocenti distruggendo obiettivi terroristi nel nord dell’Iraq e della Siria, sappiamo molto bene chi arma e incoraggia i terroristi” ha dichiarato Erdogan.

Attacco via terra in risposta all’attentato di Istanbul

Nei giorni scorsi la Turchia ha cominciato a bombardare le postazioni strategiche dei Curdi, nel nord della Siria e in Iraq, come riposta all’attentato di Istanbul avvenuto lo scorso 13 novembre che ha causato 6 morti e 80 feriti, di cui Ankara accusa il PKK- Partito dei Lavoratori del Kurdistan in seguito alla confessione dell’attentatrice. Il Dipartimento di Stato degli USA ha espresso la propria preoccupazione in merito alla possibile escalation che queste operazioni militari potrebbero causare, dichiarandosi contrari a qualunque azione che violi la sovranità dell’Iraq; da parte sua Mosca continua a restare in disparte, chiedendo solamente ai turchi di trattenersi dall’uso eccessivo della forza militare in Siria, ed evitare ogni destabilizzazione” Gli ammonimenti di Stati Uniti e Russia verso Erdogan, sono arrivati in seguito all’annuncio di ieri da parte del presidente che agli attacchi aerei sarebbero potuti seguire anche attacchi a terra. Prima che il capo dello Stato turco parlasse dell’operazione, l’agenzia Anadolu aveva comunicato che i soldati di Ankara avevano ucciso 184 terroristi appartenenti al PKK, come risultato dell’operazione aerea, iniziata domenica 20 novembre, tra il Nord dell’Iraq e il Nord della Siria in cui il partito avrebbe i suoi “nascondigli illegali”.

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