mercoledì, 24 Aprile 2024

Elezioni in Brasile, tutto pronto per l’ultimo dibattito tra Lula e Bolsonaro: a confronto due visioni opposte della politica

L'ultima volta che i due si sono ritrovati faccia a faccia in un dibattito pubblico è stato lo scorso 17 ottobre, quando non sono mancate sferzanti accuse sia da una parte che dall'altra. A due giorni dal ballottaggio, è netta la distinzione tra le rispettive proposte politiche delle due coalizioni che andranno a sfidarsi.

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È previsto per questa sera, 28 ottobre, alle 21:30 (ora locale), l’ultimo attesissimo dibattito televisivo tra l’attuale Presidente in carica della Repubblica Federale Brasiliana, il leader ultraconservatore Jair Bolsonaro, e il suo principale, storico, sfidante, nonché strafavorito nei sondaggi, il socialista Lula Da Silva. Il confronto andrà in scena sull’emittente nazionale TV Globo, accessibile via web. L’ultima volta che i due si sono ritrovati faccia a faccia in un dibattito pubblico è stato lo scorso 17 ottobre, quando non sono mancate sferzanti accuse sia da una parte che dall’altra.

Lula ha rimproverato a Bolsonaro innanzitutto la sconsiderata gestione del caos pandemico dell’ultimo biennio. Già condannato alla gogna mediatica dall’opinione pubblica internazionale, il Presidente in carica ha tentato maldestramente di difendersi sostenendo di aver fatto il possibile per evitare una strage di morti. Ma, al di là della frattura tra le opposte visioni in merito alla gestione pandemica, è interessante andare a distinguere, a due giorni dal ballottaggio, la netta distinzione tra le rispettive proposte politiche delle due coalizioni che andranno a sfidarsi.

Il programma di Bolsonaro

Il leader paulistano, nel corso dei suoi anni di mandato, ha tenuto fede, tra un provvedimento restrittivo e l’altro, al suo retaggio di stampo militare e reazionarioNel suo programma per la presidenza del prossimo quadriennio ha inserito, infatti, numerosi richiami a quelle che sono state le istanze principali della sua storica condotta politica. Sulle tematiche lavorative, Bolsonaro ha posto come priorità la creazione di nuovi posti nonché la difesa e il mantenimento delle modifiche alla legislazione lavorativa approvate durante il governo dell’ex Presidente Michel Temer. Nello specifico, si tratta di una serie di riforme volte all’ampliamento della formazione dei lavoratori e alla creazione di alternative contrattuali definite intelligenti, che riconoscano la realtà in cui si trovano i lavoratori.

In campo economico, invece, l’intenzione è quella di rimarcare e difendere i principi già adottati nel 2018. Su tutti, la privatizzazione, la responsabilità fiscale e la difesa della riforma fiscale, mediante un regime di ottimizzazione dell’inflazione in vigore nel Paese, in cui la Banca Centrale adotta diverse misure per controllare i prezzi. Tra queste, l’innalzamento e l’abbassamento dei tassi d’interesse. In più, Bolsonaro ha assicurato che manterrà e consoliderà il PIX, ovvero il pagamento elettronico istantaneo offerto dall’ente.

Un altro punto cruciale della campagna del Presidente uscente riguarda invece le tematiche a sfondo etico e morale. Come in passato, Bolsonaro insiste nella sua linea di governo repressiva nei confronti dell’ideologia gender, di difesa della vita, con la netta opposizione alla pratica dell’aborto, e alla preservazione della famiglia. Il tutto ammantato da un forte sentimento religioso riconducibile sia alla fede cattolica che a quella evangelica. Tra gli altri capisaldi del programma, come nel 2018, troviamo ribadito, inoltre, il diritto fondamentale all’autodifesa, e al conseguente rafforzamento degli istituti legali che garantiscono l’accesso alle armi da fuoco per i cittadini. 

Il programma di Lula

Antitetico, invece, il programma politico proposto da Lula. In ambito economico sono diverse le novità. Il Partito dei Lavoratori parla di una strategia di sviluppo equo, solidale, sostenibile, sovrano e creativo, che superi l’attuale modello neoliberista che ha portato il Brasile sull’orlo del baratro. Innanzitutto, vengono citati investimenti infrastrutturali, nella comunicazione, nei modelli di consumo e produzione di energia, nonché nello sviluppo industriale e nell’inserimento lavorativo. Cardine del programma socialista, poi, è la rinegoziazione dei debiti delle piccole e medie imprese, sia attraverso le banche pubbliche che mediante numerosi incentivi alle banche private.

Altre proposte riguardano, invece, la questione ambientale. Lula batte, in particolare, sulla transizione ecologica, sulla riduzione delle emissioni dei gas serra e sulla riduzione della deforestazione in Amazzonia. Connotati altrettanto progressisti si riscontrano in merito alle tematiche civili, con la difesa dei diritti del cittadino e delle libertà individuali. Per quanto riguarda l’utilizzo delle Forze Armate, Lula assicura che agiranno solo ed esclusivamente nel rispetto della Costituzione Brasiliana e del suo principio democratico. La proposta del Partito dei Lavoratori, infine, sostiene una decisa regolamentazione a tutela della protezione dei dati personali in rete e sulle piattaforme digitali.

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