venerdì, 26 Aprile 2024

Guerra in Ucraina, Kiev: “A Izyum 440 corpi in fossa comune”. Bombe nella notta su Donetsk e Dnipropetrovsk: morti e feriti

I reporter dell'Associated Press hanno raccontato di aver visto sepolture in una foresta fuori da Izyum: tra gli alberi centinaia di tombe con croci di legno. Kharkiv conferma: "Trovati 440 corpi in una fossa comune". I filorussi: "Kiev ha colpito il Donetsk con i missili, causando 3 morti e 12 feriti". Atteso oggi, 16 settembre, incontro bilaterale a Samarcanda tra Putin ed Erdogan.

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Il giorno 205 di conflitto si apre con nuove sconcertanti cifre di morte. L’esercito ucraino ha fatto sapere di aver ritrovato centinaia di civili sepolti in tombe individuali nella liberata Izyum, città della regione orientale di Kharkiv. Sono stati seppelliti decine di adulti e bambini morti a causa di un potente raid russo su un condominio. “Alcune di quelle persone le ho tirate fuori io dalle macerie con le mie mani”, ha detto ai microfoni dei giornalisti, un residente citato dal Guardian. I reporter dell’Associated Press hanno raccontato di aver visto nella giornata di ieri delle fosse comuni in una foresta poco distante dalla città liberata, sembrerebbe che abbiano scorto tra gli alberi centinaia di tombe con semplici croci di legno, contrassegnate per la maggior parte solo da numeri. Il capo del dipartimento investigativo della Polizia regionale di Kharkiv, Serhii Bolvinov, ha reso noto a Sky News che nella fossa comune di Izyum sono stati scoperti 440 corpi: “Alcuni sono stati fucilati, altri sono morti sotto il fuoco dell’artiglieria, o per l’esplosione di mine o raid aerei”.

Stessa cosa per l’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, dove le autorità filorusse hanno diramato il bollettino delle vittime causate dai bombardamenti ucraini nella notte del 16 settembre: 3 morti e 12 feriti “di varia gravità”. Il rappresentante dell’amministrazione regionale di Kharkiv, Oleg Sinegubov, ha fatto sapere che “questa notte, gli occupanti russi hanno colpito di nuovo la zona, con colpi di razzi dopo le 3:30 del mattino; le comunicazioni sono state danneggiate, 2 adulti e 2 bambini sono rimasti feriti dalle schegge“.

Notte di fuoco a Dnipropetrovsk: missili russi sulle case

Notte di fuoco anche nell’Est dell’Ucraina, a Dnipropetrovsk. “Sei bombardamenti notturni nei distretti di Nikopol e Kryvorizka. I russi hanno colpito quattro comunità con Grady e artiglieria pesante. Il più pesante è stato a Nikopol, edifici residenziali sono stati danneggiati, così come una scuola e diversi esercizi commerciali. I missili hanno causato quattro incendi poi spenti. Non ci sono vittime”. Questa la nota rilasciata dal capo dell’amministrazione militare regionale Valentyn Reznichenko.

Pioggia di bombe ucraine a Belgorod

Il governatore della città russa di Belgorod, Vyacheslav Gladkov, ha reso noto che vi sono stati nuovi attacchi nel territorio lungo il confine ucraino. “Le forze armate ucraine hanno bombardato Valuiki. I sistemi di difesa aerea hanno risposto, ma ci sono stati danni a terra. Secondo le informazioni preliminari, un civile è stato ucciso. Due persone ferite stanno ricevendo assistenza medica sul posto”, ha comunicato.

Zelensky: “Lanciati 3.800 missili russi sul Paese”

Mosca ha lanciato oltre 3.800 missili contro l’Ucraina dall’inizio dell’invasione il 24 febbraio scorso”, ha chiosato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, rendendo però noto che “nessun missile avvicinerà la Russia al suo obiettivo. Non ci sarà alcuna sottomissione dell’Ucraina”. “Ogni razzo – ha aggiunto – avvicina la Federazione a un maggiore isolamento internazionale, a un maggiore degrado economico e a una condanna storica ancora più netta”. La notizia è stata riportata dal Kyiv Independent.

Bilaterale tra Erdogan e Putin al vertice Sco

Dopo l’incontro storico di ieri a Samarcanda tra il leader cinese Xi Jinping e il presidente russo Vladimir Putin, oggi, 16 settembre, toccherà al loro omologo turco Recep Tayyip Erdogan confrontarsi con il capo del Cremlino. È atteso un summit bilaterale tra i due nel corso del vertice dell’Organizzazione della Cooperazione di Shanghai, iniziato ieri in Uzbekistan. La notizia è stata resa nota dal Governo di Ankara. Intanto Pechino ha fatto sapere nel corso del meeting antioccidentale di voler sostenere l’Iran “nella salvaguardia della sovranità nazionale e della dignità nazionale ed è disposta a collaborare per salvaguardare il principio di non interferenza negli affari interni e a salvaguardare gli interessi comuni dei Paesi in via di sviluppo”. Sempre nella giornata di ieri c’è stato un incontro tra il presidente Ebrahim Raisi e Xi Jinping, in cui quest’ultimo ha sollecitato la creazione di “più risultati di cooperazione, assicurando la partecipazione costruttiva della Cina” ai negoziati per l’accordo sul nucleare iraniano.

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