venerdì, 19 Aprile 2024

Guerra in Ucraina, Lettonia: “Questo è genocidio”. Berlino riduce fornitura di armi a Kiev: da Madrid un carico di 200 tonnellate

La Casa Bianca diramerà a breve il divieto di accesso per navi russe, Mosca chiude i consolati generali di Lettonia, Estonia e Lituania sul suo territorio. Bufera su Berlino: il cancelliere Scholz ha ordinato di escludere dal carico d'aiuti militari per l'Ucraina tutte le armi pesanti. L'intelligence di Kiev: "Kadyrov ha promesso a Putin di eliminare Zelensky".

Da non perdere

Il conflitto in Ucraina imperversa su più fronti. Se i missili russi portano morte e distruzione a Mariupol e Severodonetsk, il carico di armi e aiuti da parte degli alleati stanno fortificando la controffensiva di Kiev. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden aveva già annunciato nuovi provvedimenti da 800 milioni di dollari a sostegno dell’Ucraina. Secondo alcuni media americani la Casa Bianca diramerà a breve il divieto di accesso per navi russe e qualsiasi imbarcazione legata a doppio filo al governo di Mosca. Il presidente Usa ha inoltre sottolineato che per ora non vi è “nessuna prova che Mariupol sia davvero caduta in mani russe“, smentendo di fatto quanto dichiarato da Putin. Sale esponenzialmente il bilancio dei profughi. L’Onu parla di circa 7,7 milioni di persone che hanno abbandonato la propria terra, a causa di questa orrenda guerra. Intanto la Verkhovna Rada, Parlamento ucraino, ha approvato la proposta di estensione della legge marziale sull’intero territorio fino al 25 maggio. La bozza di decreto era stata presentata due giorni fa dal presidente Zelensky ed è stata votata da 300 deputati su 450; a darne notizia è il sito d’informazione Ukrinform. Il presidente ucraino aveva inizialmente chiesto di prolungare l’obbligo di leva fino al 24 giugno.

Russia chiude consolati Lettonia, Estonia e Lituania

Mosca sta rispondendo con ogni arma in suo potere agli attacchi sanzionatori del mondo occidentale. L’Europa prepara nuovi pacchetti, invia armi e espelle ambasciatori russi nei propri Stati, così la Russia chiude i consolati generali lettoni a San Pietroburgo e Pskov, nonché i consolati d’Estonia e Lituania a San Pietroburgo. Lo ha comunicato il ministero degli Esteri russo, citato dalla testata ucraina “Verità Europea”. “I capi e gli altri funzionari dei consolati estoni e lettoni sono dichiarate persone non gradite. Tutte le suddette persone devono lasciare il territorio della Federazione Russa entro lo stesso termine previsto per la partenza del personale consolare russo da tali paesi”, si legge nella nota ministeriale. Non suona strano a questo punto che la Lettonia ritenga la Russia colpevole di genocidio. “Il Parlamento lettone ha ufficialmente dichiarato genocidio le atrocità commesse dalle forze russe in Ucraina“, così il ministro degli Esteri lettone Edgars Rinkevics su Twitter.

Germania non manda armi pesanti a Kiev

Il Cancelliere Olaf Scholz ha ordinato di escludere dal carico d’aiuti militari per l’Ucraina tutte le armi pesanti. Sembrerebbe che la lista di artiglieria da inviare sia così stata ridotta da 48 a solo 24 pagine. Kiev aveva chiesto ben 15 tipi di armi, ma solo tre di queste sono state approvate e controfirmate da Berlino nel documento finale. Lo ha riportato la testata tedesca Bild. Secondo il giornale Spiegel, Scholz potrebbe dover affrontare le dimissioni a causa di questa decisione, poiché tra le fila della sua coalizione di governo starebbe aumentando un clima di insoddisfazione e sfiducia.

Madrid invia carico di armi da 200 tonnellate

Il presidente Pedro Sánchez, in visita oggi a Kiev per incontrare Zelensky, ha annunciato l’invio di un carico di armamenti da 200 tonnellate. La notizia è stata riportata da diverse agenzie internazionali. Il leader spagnolo ha spiegato che si tratta del carico di aiuti militari più grande mai inviato prima d’ora da Madrid in Ucraina. Sánchez si è poi recato a Borodyanka per poter rendersi conto con i propri occhi della strage commessa da Mosca. “Commosso nel verificare per le vie di Borodyanka l’orrore e le atrocità della guerra di Putin. Non lasceremo solo il popolo ucraino“, ha detto.

Kiev: “Kadyrov ha promesso di eliminare Zelensky”

Secondo Olekyiy Danilov, capo del Consiglio Nazionale della Sicurezza e della Difesa dell’Ucraina, il sanguinario leader ceceno Kadyrov avrebbe promesso al presidente russo di riuscire a eliminare Zelensky. “Per quanto riguarda la liquidazione della nostra leadership superiore. Il piano è stato ricevuto da Kadyrov il 3 febbraio quando visitava Putin. In questo incontro, è stato concordato un piano per l’eliminazione del nostro Presidente e Kadyrov ha preso su di sé l’obbligo che il suo gruppo lo farebbe”, ha chiosato il capo dell’intelligence ucraina.

Ultime notizie