Lo scambio di prigionieri, oltre a essere un atto umanitario significativo, rappresenta un passo avanti verso la riduzione delle tensioni in una regione che ha vissuto un periodo critico di conflitti.
Nella notte, una pioggia di droni ha caratterizzato gli scontri tra Ucraina e Russia, con entrambe le parti che hanno riportato abbattimenti e distruzioni.
Il cosiddetto “Giorno della Memoria” pare si riferisca a una memoria imitativa, dato che, gli agghiaccianti avvenimenti avvenuti nel periodo del genocidio ebraico si stanno ripetendo ad opera dello Stato di Israele verso il popolo palestinese.
La città è stata sotto attacco aereo per oltre due ore e mezza, secondo la giornalista della BBC Sarah Rainsford, rappresenta un evento senza precedenti dall'1 gennaio scorso.
Un raid missilistico dei russi ha colpito la città ucraina di Kharkiv, altri droni invece hanno attaccato Odessa. Il bilancio dei danni a quasi due anni dall'inizio della guerra non si ferma.
Nell'attacco, Mosca ha lanciato almeno 99 missili, prendendo di mira Kiev, la regione circostante e Kharkiv. Le forze di difesa aerea ucraine hanno abbattuto con successo 72 missili russi, insieme a tutti i 35 droni Shahed lanciati nella notte, secondo l'Aeronautica militare ucraina.