Tre palestinesi sono stati uccisi da droni israeliani vicino al campo di Balata, presso Nablus, nel nord della Cisgiordania. Le IDF hanno dichiarato che una delle persone uccise era un leader terroristico che stava preparando un attacco imminente.
La novità è stata che l'evento è stato patrocinato dall'Ambasciata Italiana di Israele e il fatto, specialmente in un momento di crisi politica e umanitaria, non ha potuto non causare una serie di conseguenze.
Alcuni video ripresi dagli stessi manifestanti mostrano come una folla gremita si è radunata intorno all'1 di notte (le 22 del 19 luglio in Italia), cantando slogan religiosi e prendendo possesso dell'ambasciata svedese in meno di 60 minuti. La protesta si inserisce nell'ambito della forte indignazione da parte del mondo musulmano per il recente rogo di un Corano a Stoccolma.
La vita quotidiana e la geopolitica nel Medio Oriente sarebbero cambiate per sempre, sotto i colpi di una guerra che, tanto quanto non ha avuto risalto mediato, è stata fondamentale nel disegnare il mondo di oggi. Le truppe occidentali arriveranno nella capitale irachena il 9 aprile: fu l'ultimo capitolo del regno di Saddam Hussein, alla guida del Paese dal 1979.
Nei giorni scorsi i soldati di Ankara hanno cominciato a bombardare le posizioni dei soldati Siriani, in risposta all'attentato di Istanbul del 13 novembre. Nella giornata di oggi Erdogan ha annunciato che un operazione militare via terra inizierà al più presto.
Il comandante della missione Nato in Iraq, durante un incontro con il ministro degli Affari esteri iracheno, ha espresso la volontà di rafforzare i legami con il Paese anche fuori dalla cooperazione militare, con un occhio di riguardo alla lotta al terrorismo.
L'estate del 2006 conserva inevitabilmente ricordi felici. Le notti magiche e il cielo azzurro sopra Berlino. Ma dietro quel momento di festa si celavano tensioni, crisi ed eventi che hanno contribuito alle difficoltà di un presente dal cielo grigio.
Per la partita di qualificazione ai Mondiali del 2022, giocata il 27 gennaio, tra Iran e Iraq, finita 1-0 per i padroni di casa, all’Azadi Stadium hanno riservato 10mila biglietti di cui 2mila per le donne.
Per i dissidenti sono già considerate "elezioni farsa", utili solo a "legittimare la classe politica al potere". Per questa ragione c'è da aspettarsi il boicottaggio delle urne di tutti gli attivisti.