La societĂ avrebbe commesso reati tributari, con dichiarazioni infedeli mediante uso di fatture e altri documenti fraudolenti, per abbattere i costi Iva.
La Guardia di Finanza di Grosseto ha individuato nei porti turistici dell'Argentario e della Costa Maremmana 300 posizioni irregolari, riguardanti proprietari di importanti e pregevoli posti barca.
La Guardia di Finanza ha eseguito il sequestro preventivo nei confronti di una societĂ operante nel settore dei servizi alle imprese, per crediti di imposta inesistenti esposti in dichiarazione, per un valore di 7 milioni di euro.
Gli accertamenti tecnici hanno portato al sequestro di oltre mille console di gioco, sulle quali erano stati installati in precedenza piĂą di 3 milioni di software appartenenti alle piĂą note software house come la NINTENDO, oltre alla denuncia a piede libero di 8 persone per violazione del diritto d'autore.
La Guardia di Finanza, durante un controllo di routine, ha scoperto 12 lavoratori irregolari in un ristorante orientale a Bologna. Per l'attivitĂ scatta la "maxi sanzione per lavoro nero".
A Palermo la Guardia di Finanza ha sequestrato 273 magliette da calcio recanti nomi, marchi e segni distintivi nazionali ed esteri falsi. L'uomo è stato denunciato a piede libero per i reati di vendita di prodotti con segni mendaci e ricettazione.
La Guardia di Finanza ha scoperto una signora di 67 anni, dichiarata inferma mentale dal 1983. In realtà , durante gli accertamenti, è stata vista fare la spesa al mercato e sui social pubblicava foto mentre faceva attività motoria. Sequestrati preventivamente oltre 205mila euro.
Oltre 2,3 milioni litri di olio sono risultati non in regola. Inoltre, dei 102 campioni prelevati e sottoposti a una successiva fase di analisi da parte dei laboratori dell'ICQRF, 25 sono risultati non conformi alla normativa nazionale. Nei guai almeno 10 persone accusate di reato di frode in commercio.
Sottoponevano i braccianti a condizioni di lavoro opprimenti: a fronte di 15/16 ore lavorative, venivano retribuiti con 2,50 euro l'ora. I tre, a seguito dei rispettivi avvisi di garanzia, avrebbero proceduto nell'immediato al pagamento di sanzioni amministrative, versando all'Erario all'incirca 5,8 milioni di euro.Â