sabato, 27 Luglio 2024

Gaza, l’esercito israeliano intensifica attacchi nel nord: comandante Hezbollah eliminato

I bombardamenti sono stati incrementati da mezzanotte, con l'intero campo che è stato messo sotto il fuoco israeliano.

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L’esercito israeliano ha lanciato un’intensa offensiva nel nord di Gaza, prendendo di mira il campo di Jabalia. I bombardamenti sono stati incrementati da mezzanotte, con l’intero campo che è stato messo sotto il fuoco israeliano. I combattimenti sono in corso nelle strade della città, con video dell’ala militare di Hamas che mostrano scontri violenti.

Numerose vittime sono state segnalate, con alcune persone uccise nelle strade del campo profughi di Jabalia. Le forze israeliane hanno anche distrutto diversi edifici residenziali, costringendo molti residenti a fuggire verso la parte occidentale di Gaza City. Secondo quanto riportato da Al Jazeera, ci sono stati anche bombardamenti vicino all’ospedale Kamal Adwan nella città di Beit Lahiya, rendendo difficile per i soccorritori raggiungere la zona per evacuare i feriti.

Attacco mirato a Hezbollah Nel frattempo, è stato riportato che il comandante di Hezbollah Hussein Mahadi è stato eliminato in un attacco mirato nel sud del Libano, nella regione di Sidone. La notizia è stata riportata dalla rete televisiva saudita Al-Hadath. Non sono stati forniti ulteriori dettagli sull’operazione.

Intanto, l’ambasciatore israeliano alle Nazioni Unite, Gilad Erdan, ha sollevato la questione degli ostaggi di Gaza durante il dibattito del Consiglio di sicurezza. Erdan ha dichiarato che nulla è stato fatto per il rilascio degli ostaggi e ha sottolineato l’importanza di questo punto nell’ambito delle discussioni sul cessate il fuoco.

Bilancio delle vittime
Il Ministero della Sanità di Gaza ha riportato che il bilancio delle vittime degli attacchi israeliani dal 7 ottobre è salito a 35 morti e 79.261 feriti. Si teme che altre vittime siano intrappolate sotto le macerie e sulle strade, con le squadre di soccorso che faticano a raggiungerle.

Sospetta incursione di droni
Sono stati segnalati diversi lanci di droni dal Libano verso la Galilea occidentale, facendo scattare le sirene in numerose comunità. Secondo l’IDF (Forze di Difesa Israeliane), almeno uno dei droni è stato abbattuto dalle difese aeree, mentre un secondo si è schiantato vicino alla comunità settentrionale di Ga’aton. Sono state emesse nuove sirene nell’Alta Galilea a causa di una possibile incursione di droni.

Blocco di nave diretta in Israele
Infine, la Spagna ha rifiutato il permesso di attracco nel porto di Cartagena a una nave che trasportava armi dirette in Israele. Il ministro dei Trasporti spagnolo, Oscar Puente, ha confermato che la nave Marianne Danica, proveniente dall’India, ha chiesto il permesso di fare scalo a Cartagena ma è stato negato. La nave trasportava quasi 27 tonnellate di materiale esplosivo.

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