La società attiva nel trasporto marittimo e costiero di passeggeri avrebbe sottratto il reddito derivante da una particolare forma di noleggio di una nave iscritta nel registro
internazionale senza alcun diritto. Le Fiamme Gialle hanno dato così esecuzione a un sequestro di oltre 1 milione di euro finalizzato al recupero delle imposte sottratte a tassazione.
Le indagini condotte dalla Fiamme Gialle di Rimini hanno permesso di disvelare un sistema di distacco di manodopera in violazione delle normative in materia di occupazione e mercato del lavoro coinvolgendo, dal 2019 al 2021, ben 361 lavoratori, trasferiti in altre strutture turistico-alberghiere senza alcun tipo di contratto.
Le indagini condotte dai Militari hanno permesso di disvelare un'ambigua sproporzione tra i beni nella disponibilità del predetto e del suo nucleo famigliare e i redditi dichiarati o l’attività economica svolta. Le Fiamme Gialle hanno così sequestrato beni mobili e immobili per un valore complessivo di 450mila euro.
I Militari si sono focalizzati sui lavori di 5 cantieri per un valore complessivo di 4 milioni e 432mila euro. Nei guai 7 persone per "reato di abuso d’ufficio, falsità ideologica, subappalto non autorizzato, tentata truffa, frode in pubbliche forniture, induzione indebita a dare o promettere utilità e corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio".
Con l'aiuto della moglie e di un cittadino macedone a capo di un'impresa edile, si sarebbe illegalmente appropriato delle somme di denaro, sottraendole dai conti correnti dei 150 condomini amministrati per un valore complessivo di 324mila euro.
Un uomo di Faenza aveva dichiarato un reddito basso dal 2016 al 2020 ma nel frattempo ha speso sui siti di gioco online oltre 500mila euro. Ora è costretto a pagare tutte le tasse evase nel corso degli anni per un ammontare di 223mila euro
Nel mirino dei Militari almeno 13 soggetti che avrebbero realizzato una struttura di vendita piramidale fondata apparentemente sul network marketing, ma in realtà sul mero reclutamento di nuovi soggetti.
Le indagini condotte dai Militari hanno permesso di disvelare una truffa messa in atto da un'associazione criminale e volta al meccanismo dei cosiddetti certificati bianchi o titoli di efficienza energetica. Nei guai almeno 22 persone accusate, a vario titolo, di riciclaggio, auto riciclaggio e bancarotta fraudolenta.
Nonostante fossero ospiti all'interno delle CAS di Treviso, Oderzo, Vittorio Veneto e Onè di Fonte, avrebbero ugualmente percepito il Reddito di Emergenza per un ammontare complessivo che supera i 200mila euro.
Copri volante, pedali, guanti, lampade alogene, freni, portapacchi, tutti provenienti da Cina e Pakistan e raffiguranti la bandiera italiana, facilitando in qualche modo un errore nel potenziale acquirente circa l'origine dei prodotti.