Una donna di 67 anni avrebbe simulato una grave infermità mentale dal dicembre del 1983 per beneficiare del trattamento pensionistico di invalidità civile, integrato dall’indennità di accompagnamento. È emerso dalle indagini della Guardia di Finanza di Palermo che ha sequestrato preventivamente una somma di oltre 205mila euro, corrispondente al profitto del reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Dagli accertamenti è venuto fuori che la signora sarebbe riuscita ad ingannare la commissione medica durante gli accertamenti sanitari svolti tempo fa, risultando affetta da una grave patologia. La stessa diagnosi è stata confermata nel 2010 e le ha garantito la ricezione del trattamento pensionistico mensile di oltre 800 euro.
Alla luce degli elementi raccolti dai finanzieri, la donna sarebbe risultata autonoma nella sua quotidianità e in grado di provvedere ai propri bisogni senza alcun aiuto. È stata osservata mentre era intenta a fare la spesa presso il mercato rionale, interagiva normalmente e senza alcuna difficoltà con avventori e commercianti. È stato anche seguito e analizzato il suo profilo social, in cui ci sarebbero foto che la ritrarrebbero in atteggiamenti ben lontani dalla patologia certificata come, ad esempio, un’immagine in cui l’indagata è intenta a compiere attività ludico motorie, nonostante sia stata riconosciuta non rispondente a stimoli esterni.
