venerdì, 3 Maggio 2024

USA, proteste nelle università contro Israele “stop alla guerra”: 150 arresti

La New York University (NYU) è stata uno dei luoghi principali di scontri, con oltre 150 arresti nella notte scorsa. La polizia è intervenuta su richiesta dei vertici dell'ateneo per disperdere i manifestanti, inclusi studenti, docenti e persone esterne all'università

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Mentre l’attenzione del mondo si concentra sull’offensiva israeliana contro Hamas a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, negli Stati Uniti si registra un’ondata di proteste nelle università contro la guerra.

Le università americane sono diventate il palcoscenico di manifestazioni e occupazioni contro l’azione militare israeliana a Gaza. La New York University (NYU) è stata uno dei luoghi principali di scontri, con oltre 150 arresti nella notte scorsa. La polizia è intervenuta su richiesta dei vertici dell’ateneo per disperdere i manifestanti, inclusi studenti, docenti e persone esterne all’università. Le autorità hanno citato la “condotta disordinata” e il blocco del traffico come motivazioni per gli arresti.

Anche alla Yale University a New Haven, nel Connecticut, la polizia ha arrestato almeno 47 manifestanti, secondo quanto riportato dall’ateneo. Questi studenti, ora, affronteranno azioni disciplinari.

Le proteste sono scaturite in seguito alla decisione della Columbia University di annullare le lezioni in presenza dopo che manifestanti avevano allestito accampamenti di protesta contro la guerra a Gaza. In risposta alla situazione tesa, l’università ha cercato di “resettare” la situazione per attenuare le tensioni.

La repressione della polizia ha suscitato una solida reazione da parte degli studenti di diverse università degli Stati Uniti, che protestano in segno di solidarietà con la popolazione civile di Gaza. Molti chiedono alle loro università di sostenere un cessate il fuoco e di disinvestire dalle aziende con legami con Israele.

Le azioni di protesta si sono diffuse in diverse università di tutto il paese, con studenti della Brown, Princeton, Northwestern e altre istituzioni che si uniscono alle dimostrazioni. Accampamenti di protesta sono stati allestiti anche in istituti come il Massachusetts Institute of Technology e l’Emerson College, entrambi nella zona di Boston.

Le manifestazioni hanno provocato un dibattito anche sul ruolo delle istituzioni accademiche nella politica estera, con alcuni media arabi che mettono in evidenza il background etnico degli alti funzionari universitari. Questo ha sollevato interrogativi sul rispetto dei valori democratici e della libertà di espressione all’interno delle università occidentali.

Mentre la comunità internazionale è unita nell’imperativo di proteggere i civili a Rafah, le proteste nelle università americane mostrano come la questione del conflitto israelo-palestinese sia diventata centrale anche negli istituti accademici.

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