La scuola è pronta a ripartire: niente più mascherine e Dad, mentre tornerà il compagno di banco e arriverà il professore di educazione fisica nelle primarie. Nonostante questo, sono ancora molte le difficoltà da risolvere, dalle classi pollaio all'emergenza supplenti.
Il Ctspropone di ridurre a 5 giorni la Dad per gli alunni non vaccinati che hanno un compagno positivo, mentre i vaccinati o guariti da meno di 120 giorni continuano la didattica in presenza e l'autosorveglianza. Quarantena ridotta da 10 a 5 giorni per i non vaccinati con contatti a rischio
Alle recenti polemiche tra favorevoli e contrari alla dad c'è chi invece ha preferito agire diversamente, comprando il necessario per rendere la propria scuola un luogo salubre.
"Ad oggi alle 12 il 93,4% delle classi è in presenza". Così il titolare del dicastero dell'Istruzione risponde alle percentuali indicate dall'Associazione nazionale presidi.
In gran parte del Mondo la "povertà educativa" si sta espandendo a macchia d'olio: i giovani, da sempre considerati il futuro dell'umanità, dovrebbero accantonare l'idea del Covid come pretesto al "non studio" e ritornare sui banchi di scuola, sicuri e forti che la culturà sarà un'arma contro ogni forma di emergenza.
C'è chi torna tra i banchi e chi sciopera. Da Napoli ad Ancona, da Rho a Parabiago, da Legnano a Busto Arsizio per arrivare a Saronno gli studenti invocano altre settimane di Dad. Questa mattina è stato depositato il ricorso del Governo contro la didattica a distanza in Campania.
Da oggi gran parte dell'Italia torna a scuola tra dubbi ed incertezze, data la precaria situazione pandemica. Alcuni Istituti lamentano classi dimezzate, professori assenti ed alunni spenti e sottotono. Nel liceo Manzoni di Milano gli alunni hanno occupato l'Istituto per protestare contro le politiche del Governo.
Il rientro a scuola è previsto per il 10 gennaio, ma il sindacato dei presidi non ci sta. Mancano personale e mascherine FFP2, un allarme che sembra un déjà vu.