Il quinto giorno del conflitto tra Russia e Ucraina tiene con il fiato sospeso tutto il mondo. A breve si terrà un incontro tra la delegazione ucraina e russa per cercare di risolvere la questione con dei negoziati.
Oggi le principali piazze italiane sono state inondate dai colori della pace. Da Milano a Bari, passando per Roma, migliaia di persone sono scese nelle strade per manifestare solidarietà al popolo ucraino.
Continua l'avanzata dell'esercito russo, il cui obiettivo resta colpire e impossessarsi delle maggiori città ucraine. Draghi chiama Zelensky e garantisce massimo sostegno. L'esodo del popolo ucraino verso l'Europa continua.
Proseguono gli attacchi nella zona di Obolon, lato settentrionale di Kiev. Draghi annuncia aiuti militari a sostegno dell'Ucraina, mentre Sergej Lavrov parla di liberare l'Ucraina dal nazismo.
L'esercito russo è ormai entrato nella capitale Kiev. Cernobyl è nelle mani dell'esercito russo che ha preso in ostaggio anche parte del personale. Le polveri sollevate nei pressi del reattore che contiene ancora rifiuti nucleari non smaltiti, ha aumentato di molto il livello di radiazioni.
Le truppe russe sono riuscite a prendersi la centrale di Chernobyl e a prendere in ostaggio il personale della centrale ucraina. L'Occidente, nel frattempo, si interroga sulle sanzioni contro Mosca.
Bombardamenti nelle città di Kiev, Odessa e Kharviv. La città di Kiev è sempre più deserta, dopo l'esodo degli ucraini appena appresa l'invasione. L'esercito ucraino ha ucciso 50 soldati russi.
Il discorso tenuto da Vladimir Putin alla nazione ha mosso lo stallo degli ultimi giorni. L'esercito russo si trova ora in Donbass per "riportare la pace". Intanto le borse di tutto il mondo aprono con segno negativo.
Le autoproclamate repubbliche separatiste del Donbass chiedono di essere riconosciute da Mosca. Nel frattempo, Lavrov si prepara al confronto con Blinken e all'incontro con Le Drian. Putin annuncia un discorso alla nazione.