martedì, 30 Aprile 2024

Torino2021, ballottaggio Lo Russo-Damilano: palco pronto per il set più importante

Torino ospiterà le finali Atp di tennis e l'Eurovision Song Contest e ora aspetta solo di conoscere il nome del sindaco che guiderà la città.

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Dopo la prima tornata elettorale del 3 e 4 ottobre, Milano, Bologna e Napoli hanno già conosciuto il nome del sindaco che le guiderà per i prossimi cinque anni mentre non è stato così per Torino, Roma e Trieste che torneranno al voto per il ballottaggio. Le urne resteranno aperte domenica 17 ottobre dalle 7 alle 23 e lunedì 18 ottobre dalle 7 alle 15. A Torino, erano 13 i candidati che correvano per contendersi l’eredità lasciata dalla sindaca uscente, Chiara Appendino. Al primo turno, gli elettori hanno espresso il 43,9% delle preferenze per Stefano Lo Russo, candidato del centrosinistra e leader della lista formata da Partito Democratico, Moderati, Sinistra Ecologista, Torino Domani, Articolo Uno e Lista Civica Lo Russo Sindaco. Alle sue spalle si è affermato il candidato del centrodestra, Paolo Damilano, con il 38,9% dei consensi. Risultato deludente, invece, per Valentina Sganga, candidata del Movimento 5 Stelle, che si è fermata al 9% non riuscendo a ripetere l’impresa dei grillini nel 2016. Ha ottenuto il 2,5% delle preferenze Angelo D’Orsi, candidato di Sinistra Radicale, mentre Ugo Mattei, leader di Futura Torino, si è attestato al 2,3%.

Sotto l’1% tutti gli altri candidati: Ivano Verra, al comando della coalizione formata da Italexit e Noi cittadini, con lo 0,8%; seguono Davide Betti Balducci, sostenuto dal Partito Gay e dal Partito Animalista Italiano, e Giuseppina Di Cristina, candidata del Partito Comunista e della lista Torino Città Futura allo 0,7%. Completano la griglia Paolo Alonge, leader del Movimento 3V, con lo 0,5%, Roberto Salerno, sostenuto dalla lista Movimento Ambientalista Torino, con lo 0,3% e Lorenzo Varaldo, candidato sindaco della lista Divieto di licenziare, con lo 0,2%. Chiudono Massimo Chiesi ed Emilio Mazza con lo 0,1%.

Quindi saranno Stefano Lo Russo e Paolo Damilano a contendersi la poltrona più importante nella Sala Rossa di Palazzo Civico, in una sfida all’ultimo voto tra Centrosinistra e Centrodestra. I due candidati potranno inglobare più liste nella loro coalizione per rafforzare la loro posizione e nell’ultima settimana si sono confrontati più volte per indirizzare il voto degli indecisi e convincere coloro che non si sono recati alle urne al primo turno.

Diversi sono i temi sui quali i due candidati si sono confrontati e che riguardano il futuro della città di Torino. Damilano ha insistito sull’impossibilità di realizzare una zona a traffico limitato e sulla proposta del blocco alle auto e allo smog per far ripartire il centro. Lo Russo, invece, si è battuto per tenere aperto il mercato di libero scambio e per concedere agevolazioni agli affitti degli studenti. Idee simili per quanto riguarda i lavoratori di Embraco, ai quali bisogna stare vicino con aiuti soprattutto a coloro che sono in cassa integrazione, e per la cessione dello stadio Olimpico al Torino.

Affermarsi alla guida della città rappresenterà uno snodo fondamentale per la forza politica che vincerà perchè sarà necessario governare nel migliore dei modi in quanto Torino, nei prossimi mesi, sarà una vetrina e un palcoscenico importante a livello mondiale. La città, che già in questi giorni sta ospitando il Salone Internazionale del Libro, sarà teatro delle finali Atp di tennis dal 2021 al 2025, torneo che vedrà impegnati gli otto migliori tennisti al mondo, e nel 2022 ospiterà la nota kermesse musicale internazionale dell’Eurovision Song Contest. Gli occhi di tutto il mondo saranno rivolti verso la città della Mole che ora aspetta solo di conoscere il nome del sindaco che la guiderà.

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