martedì, 23 Aprile 2024

Torino2021, caccia alla ghiotta eredità dell’Appendino: l’identikit dei candidati sindaco

La sindaca uscente, Chiara Appendino, ha deciso di non ricandidarsi e ora sono 13 i candidati che si contenderanno il posto più importante nella Sala Rossa di Palazzo Civico.

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L’attesa sta per finire. Domenica 3 e lunedì 4 ottobre, a Torino e in altri 19 capoluoghi italiani tra cui Milano, Roma, Napoli e Bologna, i cittadini andranno al voto per eleggere il nuovo sindaco, i componenti del Consiglio comunale, i presidenti delle otto Circoscrizioni e i loro consiglieri. Le urne resteranno aperte domenica dalle 7 alle 23 e lunedì fino alle 15. Nel caso in cui, al primo turno, nessun candidato dovesse superare il 50% delle preferenze si andrà al ballottaggio domenica 17 e lunedì 18 ottobre. Alle comunali del 2016 a Torino trionfò Chiara Appendino, candidata del Movimento 5Stelle, che al ballottaggio superò il candidato del centrosinistra, Piero Fassino, ottenendo il 54,56% dei consensi contro il 45,44% del rivale. Come annunciato da lei stessa nel 2020 con un video sui social, la sindaca uscente non si è ricandidata ed ora sono ben 13 i candidati, di cui 11 uomini e due donne, che si contenderanno il posto più importante nella Sala Rossa di Palazzo Civico.

I grillini sosterranno Valentina Sganga; sarà lei a seguire le orme di Chiara Appendino e a difendere la vittoria ottenuta nelle precedenti elezioni. Infatti più volte ha dichiarato senza timore di puntare al ballottaggio. Nell’attuale legislatura, è stata consigliera comunale e capogruppo del Movimento 5 Stelle. Si è laureata nel 2013 in Scienze del Governo e dell’Amministrazione e il suo programma elettorale si concentra soprattutto sul lavoro, sulla lotta ai cambiamenti climatici e sulla riqualificazione del comprensorio industriale di Mirafiori.

Stefano Lo Russo, invece, è il candidato del centrosinistra appoggiato da una coalizione formata da Partito Democratico, Moderati, Sinistra Ecologista, Torino Domani, Articolo Uno e Lista Civica Lo Russo Sindaco. Ha 45 anni ed è un docente di geologia al Politecnico di Torino. Anche lui non è un volto nuovo nel Consiglio Comunale di Torino in quanto ha ricoperto la carica di Assessore all’urbanistica dal 2011 al 2016 nella giunta Fassino.

Voluto fortemente da Matteo Salvini, sarà Paolo Damilano a guidare la coalizione di centrodestra, composta da Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Popolo della Famiglia, Progresso Torino, Sì Tav Sì Lavoro e dalla lista civica Torino Bellissima. È un imprenditore torinese nel settore del food & beverage e le sue priorità riguardano l’economia, il lavoro, la tutela del territorio e dei cittadini tanto che ha dichiarato di vedere, nel futuro, una Torino senza auto soprattutto nel centro.

Per quanto riguarda l’area comunista, lo storico e giornalista 74enne Angelo D’Orsi, sarà il candidato di Sinistra Radicale, appoggiato dalle liste di Rifondazione Comunista, Sinistra Anticapitalista, DemA, Torino Ecosolidale, Potere al Popolo e PCI. Si è laureato, in Filosofia del Diritto nel 1972 e ha studiato tutte le sfaccettature della politica. Il suo programma elettorale si concentra soprattutto sulla sanità pubblica.

Mentre Giusi Greta Di Cristina sarà sostenuta dal Partito Comunista e dalla lista Torino Città Futura. È un’insegnante di inglese e project designer per progetti comunitari, ha 40 anni ed è originaria della Sicilia. La sua battaglia è orientata alla parità di genere e alla possibilità di fornire aiuti alle madri rendendo gli asili gratuiti e supportando le donne lavoratrici.

Tra i candidati c’è anche Davide Betti Balducci, presidente nazionale di Diritti e Libertà per l’Italia, che ha avviato la sua carriera politica nel centrodestra e che alle elezioni sarà sostenuto dal Partito Gay e dal Partito Animalista Italiano. Ha dichiarato che se dovesse vincere devolverà il suo stipendio in beneficenza.

Ugo Mattei, professore di Diritto Civile all’Università di Torino è il candidato sindaco di Futura Torino. Si è laureato in giurisprudenza all’Università degli Studi di Torino nel 1983 ed è anche professore di diritto internazionale e comparato all’Hastings College of the Law dell’Università della California a San Francisco. Collabora come editorialista per il Manifesto e per il Fatto Quotidiano.

Volto noto della politica è anche Roberto Salerno, laureato in Economia e Commercio ed ex deputato e senatore di Alleanza Nazionale. È il candidato sindaco della lista Movimento Ambientalista Torino. Ha sempre giocato a calcio e infatti ha militato tra i professionisti dell’Alessandria, dell’Ivrea e del Bolzano. Il suo obiettivo è quello di rendere Torino la terza città turistica italiana dopo Roma e Venezia.

L’architetto 57enne Ivano Verra, invece, è l’uomo scelto da Pierluigi Paragone per guidare la coalizione formata da Italexit e Noi cittadini. Fa parte della commissione deontologica dell’Ordine degli Architetti di Torino, è membro di CNA Piemonte e ricopre incarichi in ANCI a livello regionale e nazionale. Le priorità del suo programma elettorale sono innovazione, sanità e commercio.

Ad essere rappresentato sarà anche il movimento 3V, Vaccini Vogliamo Verità, grazie a Paolo Alonge, ingegnere, formatore, business&life coach, esperto in dinamica e potenziamento mentale, nato a Torino nel 1972. È apertamente no vax e la lotta contro i vaccini è anche il punto principale del suo programma elettorale.

Infine ci sono Lorenzo Varaldo, insegnante e candidato sindaco della lista Divieto di licenziare che si batterà per la difesa dei lavoratori; ha già esperienza in politica in quanto partecipò alle elezioni comunali nel 2006, sempre con la lista “No Ue”, mentre nel 2009 tentò l’approdo in Consiglio provinciale con la “Lista Locale per L’unità per il divieto di licenziare”.

Emilio Mazza, invece, è il leader della lista Torino Capitale d’Europa Basta Isee. È reduce da un’esperienza in Forza Italia e ha elaborato elaborato un programma di municipalità completamente innovativo che prevede un taglio della catena decisionale e amministrativa attraverso un accorpamento dei territori.

Alla guida del Partito Comunista dei Lavoratori c’è Massimo Chiesiil quale vuole spostare la politica dal palazzo ai quartieri e alle circoscrizioni. Inoltre il suo obiettivo è quello di pianificare un nuovo modello di sviluppo che riduca l’inquinamento e che renda Torino una città più pulita.

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