mercoledì, 24 Aprile 2024

Milano2021, la capitale economica alla prova del voto: l’identikit dei candidati Sindaco

Il 3 e 4 ottobre Milano va alle urne. I candidati in corsa per la poltrona più ambita di palazzo Marino sono 13 con 28 liste collegate.

Da non perdere

A Milano come in altri Capoluoghi quali Roma, Napoli, Torino, Trieste e Bologna, è quasi arrivato il momento di andare alle urne, il 3 e il 4 ottobre la città dovrà decidere chi sarà il nuovo sindaco. I candidati in corsa per accaparrarsi la poltrona più ambita di palazzo Marino sono 13 con 28 liste collegate. Si inizia domenica 3 ottobre con i seggi aperti dalle 7 alle 23, mentre lunedì 4 ottobre si vota dalle 7 alle 15. L’ipotetico ballottaggio invece è fissato per domenica 17 ottobre dalle 7 alle 23 e per lunedì 18 ottobre dalle 7 alle 15. Tutti i cittadini maggiorenni e italiani residenti a Milano potranno votare recandosi al proprio seggio elettorale con un documento d’identità e tessera elettorale.

In questa occasione, i cittadini sono chiamati a scegliere il sindaco e i 48 componenti del consiglio comunale, 9 presidenti di municipio e 30 componenti del consiglio comunale. Per essere eletto al primo turno, il candidato sindaco o presidente deve superare il 50% dei voti validi, in caso contrario i due più votati andranno al ballottaggio.
Gli elettori avranno a disposizione varie modalità di voto: con una croce su una lista il voto passa automaticamente alla lista trasferendolo anche al candidato sindaco collegato, mentre con una croce sul nome di un candidato sindaco, il voto non si trasferisce ad alcuna lista collegata. Sarà possibile scegliere anche una lista e il nome di un candidato sindaco, con due X oppure avvalersi del voto disgiunto, barrando il nome di un candidato sindaco e di una lista di coalizioni diverse. Inoltre, ci sarà la possibilità di esprimere delle preferenze: con la croce su una lista si possono indicare uno o due cognomi, di sessi diversi, di candidati al consiglio comunale di quella lista.

Il 6 settembre è stato sorteggiato l’ordine con cui i candidati appariranno sulle schede elettorali, scopriamo insieme l’identikit dei candidati a sindaco di Milano per queste elezioni 2021. Il primo estratto è Giorgio Goggi, con le liste Socialisti di Milano e Milano Liberale. Nato a Lecco nel 1946, da sempre residente a Milano, è architetto ed ex docente di urbanistica del Politecnico. Dal 1998 al 2006 è stato assessore ai trasporti, al fianco dell’allora sindaco Gabriele Albertini. È iscritto dal 1973 al Partito Socialista Italiano. Con la sua candidatura propone una “Milano di tutti e per tutti”. In seconda posizione, Natale Azzaretto con il Partito comunista dei lavoratori. Classe 1952, è un professore di lettere alle scuole medie. Con la sua candidatura promette un programma elettorale incentrato sulla politica comunale e sui cittadini lavoratori.

A seguire Gabriele Mariani, con le liste Civica AmbientaLista e Milano in Comune. Ingegnere e architetto, è stato eletto nel 2011 come consigliere di Zona 3 per il Partito democratico. Cinque anni dopo si è ricandidato per la stessa posizione con Sinistra x Milano con Sala, che invece quest’anno sfiderà. Nel suo programma elettorale, è impegnato al fianco di Coordinamento San Siro per la salvaguardia dello Stadio Meazza e contro l’ipotesi di abbattimento promossa da Milan e Inter, per costruirne un altro nella stessa area. Poi c’è la prima delle due donne candidate a sindaco, Layla Pavone con il Movimento 5 Stelle. Nata a Milano nel 1963, è amministratore delegato dell’Industry Innovation di Digital magics e membro del Cda del Fatto Quotidiano. Si occupa da sempre di comunicazione, pubblicità ed innovazione aziendale. Nel 2003 fonda Iab Forum, oggi evento più importante nel mondo dell’advertising online. Il suo programma elettorale sarà incentrato sull’innovazione e sulla digitalizzazione.

Si definisce “orgogliosamente proletario”, Alessandro Pascale, quinto candidato con il Partito comunista. Nato 35 anni fa in Valle d’Aosta, dopo il liceo si trasferisce a Milano per frequentare l’Università, oggi è un professore liceale di storia e filosofia oltre che un ricercatore storico. Tra i temi che affronterà il suo programma elettorale ci saranno patto di stabilità e fiscalità. A seguire, Mauro Festa al timone dell’esordio del Partito gay a Milano. Ha origini napoletane, ha 46 anni ed è avvocato specializzato in diritti delle nuove tecnologie, oltre che attivista per i diritti Lgbt e ambientalista. Nel suo programma elettorale l’obiettivo di perseguire una società civile. In settima posizione Gianluigi Paragone, sostenuto dalle liste Paragone sindaco e Grande Nord. Nato a Varese il 7 agosto 1971, si forma nel campo giornalistico da La padania a Libero, passando per la Rai e La Gabbia su La7. Nel 2018 si candida alle elezioni politiche con il Movimento 5 stelle e viene eletto in Senato. Due anni più tardi viene espulso e crea Italexit. Si candida a Milano dedicando parte della sua campagna elettorale ai diritti del cittadino e al tema dei No Green Pass.

Il sindaco uscente Beppe Sala è in ottava posizione, rappresenta il Pd e tutto il centrosinistra, compresa Europa Verde. Nato nel 1958 a Milano, è l’ex manager di Pirelli e Telecom Italia, dal 2019 collabora con il Comune di Milano come direttore generale fino alla sua nomina di amministratore delegato di Expo 2015, nel 2013 è stato poi nominato commissario unico delegato del governo per Expo Milano 2015. Il suo programma elettorale promette una nuova opportunità per Milano. Teodosio De Bonis, con il Movimento 3V, nasce il 13 ottobre 1953 nella provincia di Potenza. Si laurea in medicina e chirurgia e nel 1980 si trasferisce a Milano dove si specializza in Anestesiologia e Rianimazione, ha poi frequentato dei post laurea in Europa e a New York. Il suo movimento 3V è dichiaratamente no vax, oltre che essere uno dei temi della sua campagna elettorale. Al decimo posto, Luca Bernardo, principale avversario di Sala, sostenuto dal centrodestra con sei liste. Laureato alla Statale, si specializza in pediatria e neonatologia. Dopo il primo incarico all’ospedale San Paolo, dal 2005 dirige il dipartimento materno infantile e la casa pediatrica del Fatebenefratelli. Dal 2010 diventa direttore ad interim del reparto di neonatologia e terapia intensiva neonatale all’ospedale Macedonia Melloni. Il suo programma si basa su sei azioni per la città.

Bryant Biaveschi si candida con la lista Milano inizia da qui. Trentasei anni, una laurea in economia e gestione aziendale e relazioni internazionali con indirizzo in politiche europee. Ha lavorato in Inghilterra, Irlanda e Olanda. Dopo essere tornato a Milano e aver vissuto la crisi lavorativa della pandemia, ha deciso di mettersi in gioco con la sua campagna elettorale per la città. Penultima posizione per il medico chirurgo Marco Muggiani con il Pci. Dopo anni di lavoro nel privato si stabilisce a Pavia per lavorare come medico di base. Dal 1983 è tesserato nel partito Comunista, rivendica con orgoglio che il suo partito e la sua campagna elettorale, siano quelle di Berlinguer. Infine, in ultima posizione troviamo la più giovane di queste elezioni 2021, Bianca Miriam Tedone con Potere al Popolo, amministrativa dell’Università Statale. Si candida con una lista di lavoratori e studenti, giovani e anziani: con la sua candidatura vuole rendere davvero Milano una città pubblica.

Ultime notizie