giovedì, 25 Aprile 2024

Trieste2021, obiettivo tornare al centro dell’Europa: l’identikit dei candidati Sindaco

Sono dieci i candidati per la poltrona di Sindaco della città di Trieste. Urne aperte domenica 3 e lunedì 4 ottobre.

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Domenica 3 e lunedì 4 ottobre si voterà per il rinnovo del consiglio comunale della città di Trieste, così come in altri 19 capoluoghi come: Napoli, Bologna, Roma, Milano e Torino. Sono chiamati al voto tutti i cittadini residente nel Comune. Nella giornata di domenica si potrà votare dalle ore 7:00 alle 23:00 di domenica e dalle 7:00 alle 15:00 di lunedì. L’elettore potrà esprimere la propria preferenza su due schede: arancione per il Comune, dove si eleggerà direttamente il Sindaco e fucsia per le Circoscrizioni. Sulla scheda arancione bisognerà barrare il simbolo della lista ed esprimere una o due preferenze per i candidati. Nel caso siano due devono essere necessariamente un uomo e una donna; in caso di preferenze con lo stesso sesso la seconda verrà annullata; resterà valido il voto alla lista e al candidato sindaco. Per la scheda fucsia l’elettore dovrà barrare il simbolo del partito ed esprimere la propria preferenza. Il voto verrà dato in automatico al candidato sindaco anche se non ci sarà la X sul suo nome.

I candidati per la poltrona sono 10, tre donne e sette uomini: Franco Bandelli (Futura); Tiziana Cimolino (Verdi, Sinistra in Comune); Roberto Dipiazza (Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lista Dipiazza, Noi con L’italia, Cambiamo Trieste); Riccardo Laterza (Adesso Trieste); Giorgio Marchesich (Federazione per l’Indipendenza del Territorio Libero di Trieste); Aurora Marconi (Trieste Verde); Alessandra Richetti (Movimento 5 Stelle); Ugo Rossi (Movimento 3V); Francesco Russo (Partito Democratico, Punto Franco, Uniti per un’Altra Città, Trieste 21-26, Slovenska Skupnost, Socialisti, Cittadini, Partito Pensionati, Partito Animalista Italiano); Arlon Stok (Podemo). Per essere eletto il candidato dovrò raggiungere il 50% più uno dei voto. Nel caso questo risultato non sia raggiunto al primo turno si procederà con il ballottaggio tra i due più votati il 17 e il 18 ottobre 2021.

Ecco chi sono i candidati alla carica di primo cittadino di Trieste.

Tiziana Cimolino, medico di medicina generale si candidata come sindaco all’interno della coalizione dei Verdi. Il programma si basa prevalentemente sul tema sociale e ambientale richiamando  valori a livello europeo e ideali del movimento rosso verde. Un’attenzione particolare ai temi sociali e alle fasce deboli della popolazione. La scelta di correre da sola, a detta della candidata è scaturita dal mancato dialogo con la Sinistra locale.

Franco Bandelli, insieme al movimento Futura ha presentato un programma incentrato su “una politica alternativa rispetto al panorama attuale” per costruire un progetto “concreto, innovativo e necessario” per Trieste, proponendo la propria visione al fine di riequilibrare il tessuto economico e sociale della città. Un politica che, a detta del candidato, mira ad una programmazione a lungo termine e guarda già al futuro.

Roberto Dipiazza, sindaco uscente, promette di seguire le stesse orme percorse nel suo precedente mandato. Il suo programma elettorale vuol dare continuità al lavoro già svolto con l’auspicio che “quanto seminato non vada perduto e il futuro sviluppo della città vada affrontato con la stessa concretezza, pragmatismo e disinteressato impegno per il bene pubblico che hanno contraddistinto le azioni del Sindaco, della sua Giunta e dei suoi Consiglieri”.

Riccardo Laterza, presenta un programma in pillole sul suo sito ufficiale frutto della collaborazione di più di cento persone. Una visione che spazia dall’economia ai diritti con un occhio particolare allo sviluppo della città anche in chiave di sostenibilità. Laterza, 28 anni, triestino, da due anni è ricercatore presso l’Istituto di Sociologia Internazionale di Gorizia, dove si occupa di pianificazione strategica e politiche territoriali.

Giorgio Marchesich, indipendentista, propone “l’applicazione integrale del trattato di pace con un rilancio socioeconomico di Trieste e un benessere per i nostri concittadini”. È questo il punto principale del suo programma che vede Trieste come un “porto franco internazionale”, una città con “pensioni detassate” e senza “le accise dalla benzina” e, infine, “senza accise dalle bollette di acqua, luce e gas”.

Aurora Marconi, 76 anni, è laureata come interprete di conferenze, fino al 2003 ha lavorato come traduttrice e interprete per la Stock locale e per la Stock France. È consigliera della settima circoscrizione. Al centro del programma la difesa dell’ambiente e il tema sociale a difesa dei più deboli. Tra i punti proposti per la città anche una riforma delle circoscrizioni per dare più potere ai parlamentini rionali

Alessandra Richetti, nata a Trieste nel 1963, è tecnico informatico all’Università di Trieste e, dal 2016, riveste la carica di presidente della Sesta Circoscrizione del Comune. La sua proposta è di costruire nei prossimi anni “una città capace di affrontare la transizione ecologica, che valorizzi i rioni e le imprese, capace di accogliere un turismo intelligente e consapevole della grandezza delle sue realtà scientifiche”.

Ugo Rossi, 30 anni, è cresciuto tra Friuli e Toscana. Ingegnere specializzato in ecologia e sostenibilità, è il presidente dell’associazione di promozione sociale “Hemp Revolution” e, come si legge sul suo profilo Facebook, “si occupa principalmente di ambiente, ecologia e sostenibilità. Cittadino attivo impegnato per la libertà ed i diritti di tutti gli esseri viventi, sogna un mondo basato sulla felicità e lavora per costruirlo”.

Francesco Russo, ex senatore del Pd, nel 2018 è stato eletto consigliere regionale in Friuli Venezia Giulia sempre tra le fila dem. Per il rilancio di Trieste propone una “strategia ambiziosa, assieme a una leadership capace e supportata dalla comunità di cittadini coinvolti negli sforzi e partecipi dei successi del rilancio della città, possono riportare Trieste ai vertici del commercio, della finanza, dell’innovazione e della cultura in Europa”.

Arlon Stok, 36 anni, indipendentista. È specializzato in design industriale. Dal 2013 al 2015 ha diretto la non-profit “Triest Ngo”, per la difesa dei diritti umani e civili dei triestini in sede internazionale. Propone una politica “totalmente indipendente da quel sistema del partito unico che continua a proporci una sfilza pressoché infinita di liste civetta per illuderci che esista una scelta, quando il potere converge sempre sugli stessi dettami”.

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