lunedì, 29 Aprile 2024

Libia, tempesta Daniel squarcia i palazzi e inonda le città: migliaia di morti e dispersi. Solidarietà da molti Paesi

Il primo ministro libico designato nella regione orientale, Osama Hammad, ha dichiarato che la tempesta Daniel ha causato un'interruzione totale delle comunicazioni e ha tagliato Internet nella città di Derna, dove si contano almeno 2mila morti. Solidarietà e aiuti in arrivo da molti Paesi.

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La tempesta Daniel, in arrivo nel Nord Africa da Grecia, Bulgaria e Turchia, ha devastato la zona orientale della Libia, mietendo migliaia di vittime. I dispersi sarebbero intorno ai 6mila e il numero continua a salire con il passare delle ore. Le piogge torrenziali hanno spazzato via interi quartieri residenziali della Cirenaica. Ali Al-Gatrani, vice Primo ministro, ha chiesto l’intervento della comunità internazionale nella città di Derna, la più colpita a causa del crollo di due dighe che ha causato inondazioni disastrose: i metri cubi d’acqua liberati sarebbero 33 milioni. I venti hanno raggiunto i 180 km/h. Dalla Ue il commento più emblematico: “Immagini strazianti“. Sui social e tra i media libici girano video e foto della tragedia. Interi quartieri sommersi dalle acque, macchine gettate in mezzo al mare dai venti, tuoni che squarciano i palazzi, fiumi di macerie che aprono il terreno.

Il primo ministro libico designato nella regione orientale, Osama Hammad, ha dichiarato che la tempesta Daniel ha causato un’interruzione totale delle comunicazioni e ha tagliato Internet nella città di Derna, dove si contano almeno 2mila morti. Stando ai rapporti di The Libya update, almeno 13 persone sono morte ad Al-Bayda, la quarta città più grande del Paese. Si prevede un bilancio di almeno 100 vittime a Bengasi, dove preoccupa l’ingente numero di persone scomparse durante le inondazioni.

Cordoglio di Antonio Tajani e dei Paesi vicini

L’Italia esprime il suo cordoglio per le vittime del ciclone Daniel che ha fortemente colpito la Libia orientale, causando inondazioni e devastazioni in varie città“, ha scritto su X l’Ambasciata d’Italia in Libia. Anche il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha voluto commentare la tragedia: “Il Governo italiano segue con attenzione le conseguenze delle alluvioni in Libia. Siamo in contatto con le autorità libiche per valutare il tipo di aiuti da inviare subito al popolo libico. Al momento non ci risultano italiani coinvolti“.

Anche il presidente della Tunisia, Kais Saied, ha manifestato profonda vicinanza al popolo libico. “La Tunisia esprime le sue sincere condoglianze e la sua assoluta solidarietà al popolo libico per le massicce perdite umane e materiali causate dalle inondazioni che hanno colpito diverse regioni della Libia“, ha comunicato Saied attraverso i propri canali ufficiali e sui social. Anche l’ONU si sta mobilitando in soccorso del popolo libico. Secondo quanto annunciato, una squadra di emergenza sarebbe pronta per supportare le autorità nella Libia orientale. La coordinatrice residente e coordinatrice umanitaria delle Nazioni Unite in Libia, Georgette Gagnon, ha comunicato che una squadra di risposta rapida si starebbe attivando per sostenere il Governo libico.

Stando all’agenzia ufficiale Qatar News Agency, anche l’emiro del Qatar, Sheikh Tamim bin Hamad Al Thani, ha inviato aiuti nelle zone colpite dalle inondazioni. Il ministero degli Esteri turco ha assicurato in un breve comunicato che la Turchia è pronta a fornire ogni tipo di sostegno alla Libia per affrontare la catastrofe naturale e umanitaria. Tende la mano anche il presidente egiziano Abdel Fattah El-Sisi. “Riaffermiamo la solidarietà dell’Egitto, del governo e del popolo, con i nostri fratelli nella loro dolorosa afflizione, augurando una pronta guarigione ai feriti e che questa crisi passi rapidamente con la vostra unità insieme“, ha scritto El-Sisi sulla sua pagina Facebook.

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