sabato, 20 Aprile 2024

Guerra in Ucraina, Zelensky: “Nel Donetsk non arretreremo di un centimetro”. Kiev chiede estensione dell’accordo sul grano

Zelenskiy ha dichiarato che circa 4 milioni di persone sono senza elettricità dopo gli attacchi russi mirati alle infrastrutture dell'Ucraina. Il governo centrale di Kiev, intanto, ha chiesto di rivedere l'accordo sul grano e spera si possa estendere ad altri porti e allargare ad altre merci. Il Cremlino spera in una vittoria dei repubblicani alle midterm in grado di bloccare l'approvazione di aiuti militari degli Usa all'Ucraina.

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Volodymyr Zelensky, ha dichiarato che le sue forze non cederanno “un solo centimetro” nella lotta per il controllo della regione orientale di Donetsk. Il presidente dell’Ucraina lo ha ribadito dopo aver in precedenza insistito sul fatto che il ripristino del territorio ucraino e il risarcimento dalla Russia erano condizioni trattabili in caso di colloqui di pace. “L’attività degli occupanti rimane a un livello estremamente alto: dozzine di attacchi ogni giorno”, ha proseguito Zelensky. “Stanno subendo perdite straordinariamente alte. Ma l’ordine rimane lo stesso: avanzare sul confine amministrativo della regione di Donetsk. Non daremo un solo centimetro della nostra terra“.

L’emergenza energetica sembra rientrata

Intanto, secondo il governo ucraino, sono circa 4 milioni le persone senza elettricità in 14 regioni più Kiev; la situazione però pare essersi stabilizzati e non ci sarebbe uno stato di emergenza energetica. I missili e droni russi lanciati hanno preso di mira l’infrastruttura energetica dell’Ucraina per settimane, mentre l’inverno si avvicina e le temperature scenderanno fino a -20°C.

La situazione a Kherson

L’esercito ucraino ha accusato le truppe russe di continuare a saccheggiare e distruggere le infrastrutture a Kherson, dove da settimane si profila una resa dei conti nell’unica capitale regionale che la Russia ha conquistato dalla sua invasione. “Il 7 novembre, un convoglio di camion è passato sopra la diga della centrale idroelettrica di Kakhova carichi di elettrodomestici e materiali da costruzione“, si legge in una nota. Le forze russe stavano smantellando le torri dei telefoni e portando via le attrezzature, hanno dichiarato le forze ucraine.

L’esportazione di grano del Mar Nero

Ieri, martedì 8 novembre, Zelensky ha chiesto un’estensione dell’accordo sull’esportazione di grano del Mar Nero che ha revocato il blocco russo dai tre principali porti ucraini e ha alleviato una crisi alimentare globale. L’accordo, mediato dalla Turchia e dalle Nazioni Unite a luglio, scade il 19 novembre e sembrava in pericolo a ottobre, quando la Russia ha sospeso brevemente la sua partecipazione prima di rientrarvi. L’Ucraina vorrebbe che l’accordo sull’esportazione di grano venisse ampliato per includere più porti e merci. La speranza di Kiev è che la prossima settimana venga presa la decisione di rinnovare il patto per almeno un anno, ha dichiarato il viceministro delle infrastrutture.

Intanto, le forze pro-Cremlino in Russia sperano che i repubblicani ottengano il controllo del Congresso, un risultato che ritengono possa ostacolare il presidente Joe Biden nell’approvazione dei pacchetti di aiuti militari per l’Ucraina. Ma per ora, pochi a Mosca si aspettano che il consenso politico bipartisan degli Stati Uniti sull’Ucraina si incrini, qualunque sia il risultato delle elezioni di medio termine.

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