sabato, 27 Aprile 2024

Guerra in Ucraina, violente proteste in Russia contro la mobilitazione imposta da Putin: oltre 100 arresti. Forte esplosione nel centro di Melitopol: seconda in pochi giorni

Violenti scontri tra polizia e manifestanti si sono verificati nella regione russa del Dagestan. Il motivo risiederebbe nella contrarietà da parte della popolazione nei confronti della mobilitazione parziale annunciata dal presidente Putin. Nella città russa di Ust-Ilimsk, invece, un uomo ha aperto il fuoco contro l'ufficio di registrazione e arruolamento militare.

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Gli Stati Uniti hanno sviluppato un piano d’azione nel caso in cui la Russia dovesse utilizzare armi nucleari in Ucraina. Ad annunciarlo è stato il segretario americano, Antony Blinken. Il Ministero dell’Economia, del Commercio e dell’Industria giapponese, intanto, ha dichiarato che amplierà le sanzioni contro la Russia, imponendo il divieto di esportazione di beni e materiali relativi alle armi chimiche. “Il nostro Paese, come contributo agli sforzi internazionali, e tenendo conto delle misure adottate dagli Stati leader, introduce misure per vietare le operazioni di commercio estero della seguente natura: l’introduzione del divieto di esportazione in Russia di beni relativi alle armi chimiche”, si legge in una nota.

Uomo apre il fuoco contro ufficio di reclutamento russo

Violenti scontri tra polizia e manifestanti si sono verificati nella regione russa del Dagestan. Il motivo risiederebbe nella contrarietà da parte della popolazione, a maggioranza musulmana, nei confronti della mobilitazione parziale annunciata dal presidente Putin. Secondo il gruppo per la difesa dei diritti umani, oltre 100 persone sono state arrestate nella capitale. Il gruppo, inoltre, si è detto molto preoccupato per le condizioni di detenzione particolarmente rigide nell’intera provincia. Nella città russa di Ust-Ilimsk, invece, un uomo ha aperto il fuoco contro l’ufficio di registrazione e arruolamento militare. È solo l’ultimo episodio di una serie di atti di contestazione e protesta contro la mobilitazione parziale voluta dal Cremlino. Secondo il sito indipendente Meduza, sarebbe stato colpito il responsabile dell’ufficio. Non è ancora chiaro se l’uomo sia stato solo ferito o abbia perso la vita. Al momento, non ci sono commenti o comunicazioni ufficiali sull’accaduto.

Zelensky: “Russia vuole distruggere minoranze etniche”

“La Russia ha nel mirino la distruzione delle minoranze etniche, e usa la mobilitazione per distruggerle”. Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso serale alla Nazione. “La mobilitazione viene utilizzata da Mosca non solo per prolungare le sofferenze delle persone in Ucraina e destabilizzare ulteriormente il mondo, ma anche per distruggere fisicamente gli uomini delle popolazioni indigene che vivono nei territori temporaneamente controllati dalla Federazione Russa“. Una forte esplosione, poi, è risuonata nel centro di Melitopol, dove è in corso il referendum voluto dalla Russia sull’annessione di alcuni territori occupati. Un altro violento scoppio si era registrato il 23 settembre, primo giorno della consultazione voluta da Mosca.

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