Bakhmut, nell'Ucraina sud-orientale, è nel mirino russo da 6 mesi: distrutto oltre il 60% della città. Zelensky ringrazia Macron e afferma che "è necessario porre fine all'aggressione russa quest'anno". L'Istituto per lo studio della guerra (ISW): "Mosca vuole rafforzare la cooperazione militare con l'Iran".
Gli Stati Uniti hanno inviato apparecchiature elettriche all'Ucraina. Intanto l'Ue ha rotto lo stallo con l'Ungheria e approvato un piano di aiuti per il 2023 in favore di Kiev da 18 miliardi di euro. Dalla Russia, invece, fanno sapere che a fine mese Putin incontrerà il leader cinese Xi Jinping. Ancora poco chiare le dinamiche del bombardamento accaduto a Melitopol, città strategica controllata da Mosca.
A Bakhmut, nel Donetsk, 7 civili uccisi e 3 feriti. A Melitopol, oblast di Zaporizhzhia, ordigno esplosivo in un auto esplode presso l'ufficio della compagnia radiofonica e televisiva locale ZaTv. Gli Usa ribadiscono: "Sosteniamo l'Ucraina ma non entreremo in guerra".
Il Servizio di sicurezza federale russo ha arrestato otto persone accusate dell'attacco al ponte di Kerch. L'FSB ha inoltre indicato il capo dell'intelligence militare ucraina, Kirill Budanov, come organizzatore dell'attentato. Intanto, questa mattina si sono udite esplosioni a Melitopol e Nikolayev, città dell'Ucraina meridionale.
Gaidai, governatore Lugansk: "La conquista di Lyman rappresenta la più grande perdita sul campo subita dalla Russia dopo la fulminea controffensiva ucraina nella regione nord-orientale di Kharkiv dello scorso mese". Zelensky invita la popolazione ad aderire alla campagna mediatica What We Are Fighting For, chiedendo ai cittadini di dire al mondo per cosa stanno combattendo.
Draghi ha avuto questa mattina una nuova conversazione telefonica con Zelensky. Il Presidente del Consiglio ha assicurato che l'Italia non riconoscerà l'esito dei referendum svolti dalla Federazione Russa nei territori occupati, e ha confermato il sostegno da parte del Governo alle autorità e alla popolazione ucraina.
Violenti scontri tra polizia e manifestanti si sono verificati nella regione russa del Dagestan. Il motivo risiederebbe nella contrarietà da parte della popolazione nei confronti della mobilitazione parziale annunciata dal presidente Putin. Nella città russa di Ust-Ilimsk, invece, un uomo ha aperto il fuoco contro l'ufficio di registrazione e arruolamento militare.
"I cittadini sono stati minacciati. Coloro che non parteciperanno alla votazione verranno automaticamente licenziati dal lavoro". Così il governatore ucraino di Lugansk in esilio, Sergei Gaidai. Una potente esplosione è stata registrata a Melitopol, città occupata dai russi. Diverse vittime sono state segnalate a Kharkiv, dove dalle prime luci dell'alba infuriano numerosi bombardamenti.
Un'esplosione si è verificata presso la sede del movimento "Siamo con la Russia" nella città ucraina di Melitopol, attualmente occupata da Mosca, e dove è in fase di preparazione il referendum per l'annessione alla Federazione. Il viceambasciatore ucraino presso le Nazioni Unite, Khrystyna Hayovyshyn, ha quantificato in 2,5 milioni di persone i deportati ucraini, inclusi 38mila bambini.
Le truppe ucraine hanno "fatto saltare in aria" a Melitopol un edificio probabilmente usato dai funzionari filorussi per rilasciare passaporti della Federazione. Il capo del Cremlino Vladimir Putin ha firmato un decreto che ordina l'aumento di 137mila unità dell'esercito per il 2023. Kiev: "Riportati a casa 53 bimbi rapiti dai nemici, faremo causa a Mosca".