sabato, 20 Aprile 2024

Guerra in Ucraina, missili su Sumy e Mykolaiv. Via libera a Svezia e Finlandia nella Nato

Missili su Sumy e Mykolaiv, registrati morti e feriti. Gli Stati Uniti aggiungono alla lista nera del commercio 5 società cinesi per aver sostenuto militarmente la Russia post invasione. Pechino: "Respingiamo le accuse". Johnson: "Il conflitto è un esempio di mascolinità tossica. Se Putin fosse stato donna, non avrebbe invaso l'Ucraina. Più donne al potere".

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Il capo della regione di Sumy, Dmytro Zhyvytskyi, ha reso noti diversi bombardamenti nella zona: 2 morti e 3 feriti. Missili anche su Mykolaiv. L’ha riferito il governatore regionale, Vitaly Kim. L’attacco russo ha colpito un edificio residenziale, registrati anche qui 2 morti e 3 feriti. Sul fronte diplomatico, la leader dell’opposizione bielorussa in esilio, Svetlana Tikhanovskaya, ha detto in un video-discorso rivolto a Zelensky: “I nostri popoli sono uniti“. Gli Stati Uniti hanno aggiunto altre società sulla lista nera del commercio, è toccato a cinque imprese cinesi. Di contro, la Cina si è irata. Durante un’intervista, il leader britannico Boris Johnson ha detto che “se Putin fosse stato una donna, non avrebbe attaccato l’Ucraina“. Dal summit, è arrivata la decisione: “Abbiamo l’accordo per l’ingresso di Svezia e Finlandia. Il memorandum firmato risponde alle preoccupazioni della Turchia sulla lotta al terrorismo e l’esportazione di armi”. Questo l’annuncio del Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in conferenza stampa a Madrid, parlando dell’«incontro costruttivo» di ieri, 28 giugno, tra i leader dei tre Paesi.

Leader opposizione bielorussa a Zelensky: “Ci sosteniamo a vicenda”

Nel suo video-discorso rivolto a Zelensky, la leader dell’opposizione bielorussa, Svetlana Tikhanovskaya, ha detto che i popoli del suo Paese e dell’Ucrainasi sostengono a vicenda” e che “i politici dovrebbero aiutarli a farlo”. Ha poi continuato sottolineando che i due Stati debbano andare a braccetto, di pari passo. “Sappiamo che senza un’Ucraina libera non ci sarà una Bielorussia libera”, ha affermato.

Usa sanziona 5 società cinesi

L’amministrazione di Joe Biden ha inserito sulla lista nera del commercio cinque società cinesi, con l’accusa di sostenere la base industriale militare e della difesa russa in seguito all’invasione. La Cina non è rimasta in silenzio, anzi, si è irata e ha respinto con fermezza le accuse e i sospetti affermando: “Non abbiamo fornito alcuna assistenza militare alle parti coinvolte nel conflitto Russia-Ucraina”. Inoltre, all’interno della nota dell’Ambasciata cinese a Washington si legge che Pechino si oppone “con forza alle sanzioni unilaterali imposte dagli Stati Uniti alle nostre compagnie”.

Johnson: “Se Putin fosse stato una donna non avrebbe attaccato l’Ucraina”

Ai microfoni di ZDF, una tv tedesca citata dalla Press Association, il premier britannico Johnson ha descritto la guerra come un “perfetto esempio di mascolinità tossica“. Ha poi aggiunto, parlando del post-summit, che i leader del G7 vogliono “disperatamente” che il conflitto cessi, ma “non vi è un accordo“. Alla luce di questo, ha affermato che “se Putin fosse stato una donna, cosa che ovviamente non è, ma se lo fosse, non credo proprio che si sarebbe imbarcato in una folle guerra machista di invasione e violenza come ha fatto”. Infine, seguendo questa linea di pensiero, ha sottolineato e lanciato un appello: “C’è bisogno, quindi, di più donne in posizioni di potere“.

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