mercoledì, 24 Aprile 2024

Guerra in Ucraina, morti e feriti a Mikolayv Kharkiv Sumy e Donetsk. Mariupol affamata e a rischio colera

Nei bombardamenti di oggi sono risultati 1 morto e 29 feriti a Mykolaiv, 3 morti e 10 feriti a Kharkiv, mentre Severodonetsk tiene testa all'esercito russo. A Mariupol dilaga il rischio di colera e 2mila persone ogni giorno fanno ore di fila per 400 pacchi totali di aiuti alimentari russi. Svezia fornisce armi all'Ucraina, Lavrov annuncia nuove misure difensive.

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Superati i 100 giorni dall’inizio della guerra, questa mattina i russi hanno bombardato nuovamente Mykolaiv, causando un morto e 29 feriti, come ha riferito su Telegram la presidente del Consiglio regionale di Nikolaev, Anna Zamazeyeva: “Gli occupanti hanno sparato di nuovo a caso contro Mykolayiv. Hanno perquisito case in diverse parti della città, dove non ci sono strutture militari. Secondo le informazioni preliminari, ci sono vittime civili e feriti”. Nel frattempo anche la regione di Kharkiv è stata colpita, con la conta di tre vittime e 10 feriti, notizia data dal governatore Synehubov e riportata dal Kyiv Independent. Il governatore ha detto che le truppe di Mosca hanno aumentato i bombardamenti nelle zone residenziali e hanno attaccato le armate ucraine vicino a Izium, senza però avere successo e subendo delle perdite, condizione che le ha portate a ritirarsi. Anche la regione di Sumy è dalle 9 di questa mattina sotto il fuoco nemico, ma “dopo le 14, i russi sembrano aver perso la testa: hanno aperto il fuoco di mortaio sul territorio della comunità di Shalygin con circa 30 colpi”, riferisce il capo dell’amministrazione militare regionale,  Dmytro Zhyvytskyi. Nell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk ci sono stati attacchi, come confermato dal leader Denis Pushilin: “Il 6 giugno, l’esercito ucraino ha sparato un gran numero di proiettili da lanciarazzi multipli e artiglieria Grad in diverse aree di Donetsk, a seguito dei quali persone sono state uccise e ferite e infrastrutture significative sono state danneggiate”. Da Severodonetsk arrivano invece notizie confortanti: secondo il sindaco della città, l’Ucraina ha concentrato “forze sufficienti per respingere gli attacchi russi”, ma nessuna delle due parti sembra intenzionata a fare marcia indietro.

La situazione a Mariupol

A Mariupol la situazione alimentare e igienico-sanitaria è in costante peggioramento. “La situazione è particolarmente critica. A causa delle sepolture di massa e della mancanza di accesso all’acqua potabile comprendiamo che i rischi aumenteranno gradualmente data la temperatura dell’aria, perché il caldo può contribuire alla diffusione di malattie infettive”. Così parla il vice ministro della Sanità Igor Kuzin, facendo particolare riferimento all’alto rischio di diffusione del colera. Ma il problema delle malattie infettive non è l’unico che investe questa città, infatti quotidianamente la fila di fronte all’ex centro commerciale Metro conta tra le 1.500 e le 2mila persone che attendono per ricevere gli aiuti alimentari forniti dagli occupanti russi. Tuttavia, vengono distribuiti solo 400 pacchi al giorno, come riferito su Telegram dal consigliere del sindaco ucraino di Mariupol, Petro Andriushchenko: “La gente sta invano in fila per sei ore nel caldo e al sole, non c’è acqua potabile e non è possibile reperirla da nessuna parte nel territorio dei quartieri generali umanitari. Negli ultimi giorni ogni ora almeno 10 persone vengono portate in ospedale per svenimento. La puzza che giunge dall’obitorio, a 200 metri di distanza, diventa ogni giorno più intensa. Il tutto per un pacco come questo. Perché non c’è altro modo di ottenere cibo. L’aiuto umanitario russo è bullismo e umiliazione. Come qualsiasi cosa facciano in città”.

La questione delle armi

Sulla questione della fornitura di armi a Kiev ci sono numerose controversie. Se da una parte “il governo svedese ha proposto il trasferimento di ulteriori armi di difesa all’Ucraina, incluso il sistema missilistico anti nave Robot 17 (RBS-17 – IF)”, come annunciato sul sito del governo della Svezia che invierà 90 fucili, munizioni automatiche AG e oltre 5mila lanciatori anticarro leggeri, dall’altra parte abbiamo una forte ostilità da parte di Lavrov. Il ministro degli Esteri russo ha infatti affermato che “il Presidente Putin ha già detto qualcosa sulla situazione che verrà a crearsi con l’arrivo di nuove armi, e posso solo aggiungere che più lunga la gittata delle armi che fornirete, più lontano sposteremo dal nostro territorio la linea, oltre la quale i neo nazisti possono minacciare la Federazione russa”. Lavrov ha poi aggiunto che Mosca si prepara ad attaccare territori ucraini più lontani dai propri confini, in base alla potenza della portata delle nuove armi che l’Occidente fornirà a Kiev. Intanto il portavoce del ministero della Difesa ucraino ha dichiarato che “i difensori ucraini in direzione slava hanno respinto l’offensiva russa e respinto gli invasori che avanzano nelle direzioni di Velyka Komyshuvakha, Vernopillya, Dibrivny, Dolyna e Bohorodychny, ma sono stati sconfitti e costretti a ritirarsi. I soldati ucraini continuano a eliminare gli invasori e il loro equipaggiamento”.

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