venerdì, 26 Aprile 2024

Guerra in Ucraina, iniziati i colloqui con la Russia: Zelensky chiede l’ingresso immediato nell’UE

La delegazione russa e quella ucraina sono riunite sul confine bielorusso per trattare il cessate il fuoco. Non è chiaro, per il momento, quali siano i temi sul banco. Certa, invece, è la posta in gioco: fermare il conflitto che perdura da cinque giorni e mettere un punto all'invasione russa in Ucraina.

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La delegazione russa e quella ucraina sono riunite attorno al tavolo di Prypyat, sul confine bielorusso, per trattare il cessate il fuoco. Non è chiaro, per il momento, quali siano i temi sul banco. Certa, invece, è la posta in gioco: fermare il conflitto che perdura da cinque giorni e mettere un punto all’invasione russa in Ucraina.

Le delegazioni in campo

Secondo le nostre fonti, la delegazione ucraina, giunta per prima all’incontro, è composta dal segretario del Partito Popolare David Arakhamia, dal ministro della difesa Oleksiy Reznikov, dal consigliere del presidente Mikhail Podolyak, dal primo vicecapo presso il gruppo di contatto trilaterale Andrey Kosti, dal deputato di origine tartara Rustem Umerov, e dal viceministro degli esteri Nikolai Tochitsky. Per parte russa, invece, ci sono l’ambasciatore russo in Bielorussia Boris Gryzlov, il deputato Leonid Slutsky, il viceministro degli esteri Andrei Rudenko, il viceministro della Difesa Alexander Fomin, e l’ex ministro della cultura Vladimir Medinskiy.

Gli aggiornamenti dal fronte

Mentre i diplomatici trattano la pece, le città ucraine continuano ad essere prese d’assedio dalle truppe russe, che conquistano altre due città. Si tratta di Berdyansk ed Enerhodar, nella parte sudorientale della nazione. La cattura della prima, sul mar d’Azov, è stata già annunciata ieri, mentre la conquista della seconda, situata a nord-ovest di Mariupol, non è stata ancora confermata da Kiev.

Le truppe russe, intanto, hanno dichiarato la presa della centrale nucleare di Zaporizhzhia, nel sud dell’Ucraina. La compagnia statale ucraina Energoatom ha però smentito la notizia, affermando che attualmente tutte e quattro le centrali nucleari del Paese sono sotto il controllo dell’Ucraina e funzionano regolarmente. A Kiev e a Kharkiv, invece, continuano a segnalarsi esplosioni sin dalle prime ore della giornata. A Chernihiv, un edificio residenziale nel centro della città sarebbe stato colpito da un missile.

I combattimenti continuano a registrarsi praticamente in tutte le zone della capitale, dove, nel frattempo, alcuni negozi avrebbero riaperto e, per quanto possibile, i trasporti pubblici avrebbero ripreso a viaggiare. Secondo il Guardian sarebbero 5.300 i militari russi deceduti dall’inizio dell’invasione, oltre ai 191 carri armati, 29 velivoli e 816 blindati distrutti. Dalla parte ucraina, invece, le perdite ammonterebbero a 352 civili, tra cui 14 bambini, 314 carri armati, 57 lanciarazzi e 274 veicoli militari.

La richiesta di Zelensky

Volodymyr Zelensky ha nuovamente fatto appello all’Unione Europea affinché accetti l’Ucraina come Stato membro attraverso una procedura speciale. “Ci appelliamo all’Unione Europea in merito all’adesione immediata dell’Ucraina. Siamo grati ai nostri partner per essere con noi, ma il nostro obiettivo è stare con gli europei e, soprattutto, essere con loro alla pari”, ha dichiarato il presidente ucraino. Intanto, le trattative tra Kiev e Mosca sul confine bielorusso sono sul punto di cominciare ufficialmente.

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