sabato, 27 Aprile 2024

Ritorno a scuola, il Ministro Bianchi: “In caso di contagi solo la classe in Dad”

Non ci saranno più le "classi pollaio", niente distanziamento tra gli studenti, no mascherine se tutta la classe è vaccinata e novità importante: se ci saranno contagi in una classe, solo questa andrà in Dad, non più gli interi Istituti. Buone notizie per i precari e le supplenze.

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L’inizio del nuovo anno scolastico è alle porte, milioni di studenti sono pronti a far ritorno in classe dopo quasi due anni di “tira e molla” tra chiusure, aperture e dad. Nonostante la situazione contagi sia tenuta sotto controllo, comunque i ragazzi dovranno continuare a rispettare misure precauzionali come l’obbligo della mascherina nelle aule – anche se il Ministro Bianchi qualche giorno fa ha annunciato che “se tutti vaccinati in una classe niente mascherine”

Attualmente l’argomento scuola è quello che sta facendo più discutere, soprattutto dopo l’estensione del green pass non solo agli insegnanti, ma anche a tutto il personale scolastico e ai genitori. Il Ministro dell’Istruzione, in un’intervista a Repubblica, fa il punto della situazione, premettendo che la scuola – se la situazione covid peggiorerà – sarà l’ultima a chiudere. Si sta lavorando per creare una nuova normalità, basta che tutti si fidino della scienza e quando il 100% tra ragazzi e professori avrà ricevuto il vaccino si potrà togliere la mascherina. Per ora i dati sono incoraggianti: il personale scolastico che è entrato nel ciclo vaccinale è al 93 %, mentre due terzi degli studenti, nella coorte 12-19 anni, sono alla prima dose. Tra i 16 e i 19 anni si sale sopra il 70 per cento. Insomma, le scuole per ora sono sicure.

Ma le vere novità del nuovo anno scolastico sono due: domani si entrerà in classe senza il distanziamento sociale, finalmente i ragazzi potranno incontrarsi ed abbracciarsi ed i loro banchi saranno uniti, come due anni fa. La seconda è che in caso di contagio solo la classe andrà in Dad, non gli interi Istituti.

Alla domanda “Ritiene che la scuola possa diventare vettore di contagi o crede in una scuola sicura messa a rischio dall’ambiente circostante?”, il Ministro Bianchi ha risposto facendo riferimento ad uno studio del professor Alberto Villani: “Gli istituti scolastici sono gli ambienti più sicuri e controllati. Abbiamo fatto le nostre scelte anche tenendo conto di quel documento”. D’altra parte si fa riferimento ad una sicurezza materiale per la quale sono stati messi a disposizione 350milioni di euro.

Un altro punto su cui Bianchi vuole fare chiarezza è quello delle “classi pollaio” che per anni sono state oggetto di proteste, riunioni di genitori e malcontento di ragazzi. Il Piano Nazionale di Resilienza e Resistenza – il PNRR – prevede un dimezzamento delle classi numerose ed una programmazione nuova: “Insieme all’Inps siamo riusciti a fare un quadro di coloro che andranno in pensione da qui al 2030, in media saranno 27.000 ogni anno. E ogni anno li sostituiremo. Nonostante la forte caduta demografica, manterremo gli organici intatti. Di questo ne abbiamo discusso con il governo. L’anno scorso in Italia ci sono stati 404 mila nati e 746 mila morti, se ne è andata una città come Firenze. Diminuiscono gli studenti, ma non gli insegnanti. Questo sgonfierà le classi e migliorerà la didattica generale”.

Oltre a questo, a pochi giorni dall’inizio, rimangono in sospeso ancora due problemi: il  primo è sulle Graduatorie online che continuano a sfornare classifiche poco credibili, docenti con punteggi alti lasciati a casa in favore di altri con punteggi più bassi che lavorano. Il secondo è che molti maestri e professori rifiutano l’istituto per il quale hanno ricevuto l’incarico.

“Abbiamo anticipato di un mese tutte le immissioni in ruolo e questo ci ha consentito, nelle ultime due settimane, di affrontare questo problema con gli uffici scolastici. Sono numeri limitati e per lo più già coperti. Alcuni problemi ci saranno sicuramente, è fisiologico, ma il Paese e le famiglie non assisteranno più al balletto delle supplenze” – così Bianchi rassicura tutto il Mondo dell’Istruzione, grandi e piccoli. Anche perché con molti docenti senza green pass i posti potrebbero rimanere vacanti: “Abbiamo dato 400 milioni di euro alle scuole e, complessivamente, potranno assumere 20mila insegnanti e 22mila amministrativi e bidelli. Non saranno docenti Covid, ma docenti del potenziamento per le attività integrative e aggiuntive. Ogni istituto potrà chiamarli e saranno in carica fino al 31 dicembre”.

L’ultimo punto, ma non il meno importante è quello della Maturità che per due anni di seguito ha visto un ridimensionamento, non per questo meno impegnativo. Si partirà dalle prove scritte e poi l’elaborato realizzato dal maturando a casa e discusso all’esame.

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