Il quinto giorno del conflitto tra Russia e Ucraina tiene con il fiato sospeso tutto il mondo. A breve si terrà un incontro tra la delegazione ucraina e russa per cercare di risolvere la questione con dei negoziati.
Altra notte di guerra in Ucraina, la quinta consecutiva. Nel frattempo gli alleati con l'Europa in testa, pensa a nuove sanzioni; e l'Onu per la prima volta in quarant'anni, convoca un "sessione speciale d'emergenza".
Gli Usa fanno sapere che Mosca ha già scagliato 200 missili sulle aree residenziali ucraine. La ministra degli Esteri russa fa sapere che non sarà accettato che Finlandia e Svezia entrino nella NATO. Intanto Germania e Francia spingono per l'esclusione di Mosca dallo Swift.
Erano stati arrestati il 21 febbraio all'aeroporto di Bangui, mentre facevano da scorta al generale Stephane Marchenoir, capo di Minusca. La liberazione dei quattro legionari è stata annunciata tramite twitter da Mankeur Ndiaye, rappresentante speciale del Segretario generale dell'Onu in Centrafrica.
Kenya, Somalia ed Etiopia stanno affrontando la peggior siccità da decenni, che sta portando a una diffusa carenza di cibo. Le previsioni di precipitazioni, al di sotto della media nei prossimi mesi, minacciano ancor più miseria,
Washington accusata di fomentare le tensioni e l'isteria. Intanto un tentativo di sommossa è stato sventato a Kiev. Il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha avuto un colloquio telefonico con Putin.
Bocciata dall'Onu la richiesta della Russia di bloccare la discussione sull'Ucraina. La riunione, voluta dagli Stati Uniti, è avvenuta oggi 31 gennaio 2022 nel Palazzo di Vetro.
l dipartimento di Polizia di New York, con un tweet ha fatto subito sapere: “È stato arrestato e non c'è nessuna minaccia per il pubblico". Il Palazzo di Vetro è rimasto per ore in lockdown.
La campagna ha lo scopo di affermare il diritto di donne, giovani, minoranze etniche e comunità LGTB ad essere protetti dalla violenza online. Ad oggi, infatti, la violenza non è solo offline, ma sempre più si sta diffondendo sui canali social.
Boris Johnson, durante i lavori della Cop26, il vertice sul clima delle Nazioni Unite in corso questi giorni a Glasgow, ha dichiarato: "Serve una resa dei conti sull'obbiettivo zero emissioni oppure assisteremo ad una tragedia globale".