"Rispettiamo le leggi e le sentenze dello Stato. Ma Giovanni Brusca non potrò mai perdonarlo. Mi ha ucciso il figlio che conosceva bene. Nel mio cuore come posso perdonarlo?".
Il boss soprannominato scannacristiani, il protagonista della guerra tra Stato e Mafia degli anni '90, fedelissimo del capo dei capi di Cosa nostra, Totò Riina, è uscito ieri dal carcere romano di Rebibbia. Ha scontato tutta la sua pena
L'uomo si trovava nel reparto covid dell'ospedale di Catanzaro, dove era stato trasferito dal carcere a causa del peggioramento delle sue condizioni di salute dopo aver contratto il covid.
La Polizia, i Carabinieri e la Guardia di Finanza di Catania ha eseguito un'ordinanza cautelare in carcere, emessa dal GIP, nei confronti di 13 persone accusate di associazione mafiosa, operanti nel clan Triglia.