martedì, 8 Ottobre 2024

Mafia, arrivano le scuse di Brusca: spunta un video di 5 anni fa

Spunta solo oggi un filmato risalente a 5 anni fa in cui Giovanni Brusca si scusa con i parenti delle vittime che ha ucciso, 150 quelle dichiarate.

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Spunta solo oggi un filmato risalente a 5 anni fa in cui Giovanni Brusca si scusa con i parenti delle vittime che ha ucciso, 150 quelle dichiarate. “Chiedo scusa, perdono, a tutti i familiari delle vittime a cui ho provocato tanto dolore e tanto dispiacere”, dice l’attentatore di Capaci, scarcerato per fine pena due giorni fa. Il boss pentito, soprannominato “u Verru“, il Porco, o “scannacristiani“, appare nelle riprese con un passamontagna e degli occhiali neri che coprono il volto.

Il video con la richiesta di scuse, prima di essere reso pubblico, è andato a finire nel fascicolo del detenuto pentito, per essere valutato dai giudici; anche grazie a questo documento, nel tempo gli sono stati accordati permessi premio per uscire di tanto in tanto dal carcere, oltre ai giorni di liberazione anticipata per buona condotta.

“Quella di collaborare con la giustizia è una scelta sempre denigrata”, spiega il pentito, “ma è giusta perché serve a mettere fine a quella fabbrica di morte che si chiama Cosa nostra“. Il filmato è estratto da una parte della lunga intervista con il regista francese Mosco Levi Bocault, che stava realizzando il film “Corleone”. Tra le testimonianze proprio quella del Verru, registrata nel carcere di Rebibbia. Il killer nel documentario si racconta, parla della sua affiliazione a Cosa nostra, descrive i delitti a cui ha assistito e quelli che ha commesso in prima persona, tra i quali l’attentato di Capaci nel quale morirono Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e i tre agenti di scorta Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani, e l’omicidio del piccolo Giuseppe Di Matteo, figlio del pentito Santo Di Matteo.